In tanti hanno partecipato alla terza edizione della festa di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Verona. Oltre 2000 studenti , professori e amici hanno riempito il parcheggio antistante la facoltà. Una serata di musica dal vivo con la rock cover band “Cape Fear” per festeggiare la fine delle lezioni.
La festa si è tenuta il 10 giugno e ha ottenuto un enorme successo. Oltre 2000 i partecipanti e oltre 70 gli studenti volontari che hanno fatto parte dello staff. "Ormai sono 3 anni che si svolge a Scienze la festa di fine anno – spiega il preside Roberto Giacobazzi -. È una delle più belle iniziative di aggregazione di studenti voluta, organizzata e gestita perfettamente da loro in totale autonomia, a cui la facoltà ha contribuito con una spesa minima di 75 euro. La festa di scienze sta crescendo ed in tre anni è diventata un appuntamento ormai irrinunciabile, che aggrega studenti, docenti, amici, ed abitanti del quartiere di Borgo Roma. Penso che fare università sia non solo offrire ricerca e didattica di alta qualità, ma anche saper dare un'identità attorno alla quale aggregare i ragazzi per creare una vera comunità universitaria, che sappia crescere anche divertendosi. Sono gli anni più belli e non vanno sprecati!".
Grande l'impegno di tutto il gruppo che si è occupato della pubblicità effettuando opere di volantinaggio, ricerca dello sponsor e diffusione di magliette. È stato usato anche il servizio E-Learning per rendere noto l’evento con un forum specifico e con la posta elettronica. Il ricavato della serata, ad ingresso libero, è stato devoluto in beneficienza all’associazione ABEO (Associazione Bambino Emopatico Oncologico).
"Da quando sono stato eletto rappresentante nel Consiglio di Facoltà di Scienze, mi sono sempre trovato a dover affrontare il problema della "diffidenza" degli studenti nei confronti delle figure e degli organi istituzionali – spiega Walter Riviera. Questi tipi di comportamento hanno fatto sì che l'ambiente universitario diventasse via via sempre più "freddo e desolato". Grazie alla voglia di cambiare e con l'intento di "riscaldare" questo ambiente, nel 2009 alcuni studenti volontari hanno organizzato la prima festa di fine anno. Col passare del tempo la voglia di "stare insieme e di aggregare" è diventata sempre più un pensiero condiviso ed il risultato ottenuto quest'anno è solo frutto dell'impegno che i 74 ragazzi di questo staff e quelli delle passate edizioni ci hanno messo. Il marchio distintivo di questo successo non è l'incasso o la beneficienza, ma il gioco di squadra di tutti gli studenti che hanno offerto il proprio contributo per la realizzazione. Ora non rimane altro che seguire il nostro motto 2011: "Shosholoza" . Una parola sudafricana che significa "Andare avanti"!