Buongiorno a tutti,
per me questo è il 5 anno che partecipo all'inaugurazione dell'Anno Accademico (e onestamente spero sia anche l'ultimo, visto che sarei in procinto di laurearmi). In giro si sente molto parlare di Università, e sarà che le brutte notizie girano più velocemente delle altre, ma a prescindere dalle testimonianze e dalla validità delle relative argomentazioni, credo sia arrivata l'ora di voltare pagina. Per tre ragioni:
1) Abbiamo una buona opportunità. Oggi siamo all'inaugurazione del nuovo A.A. e credo non ci sia occasione migliore per volgere uno sguardo al passato e capire dove siamo arrivati, e quali problemi abbiamo ancora da affrontare. Sapere da dove si parte è il primo passo per studiare una strategia che ci permetta di arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati;
2) Per quanto grave possa essere la situazione, l'autocommiseramento non ha mai aiutato nessuno; E onestamente inizio ad essere un po' stufo di sentire che le cose non vanno, che gli studenti non contano niente e che non cambierà mai nulla. Anche perchè, come studenti, abbiamo molto più potere di quel che pensiamo:Possiamo fare in modo che le varie commissioni prendano sul serio i nostri problemi. Basterebbe iniziare ad affidare i nostri feedback ai rappresentanti più che alle nostre bacheche facebook. Del resto, se oggi non crediamo più nella rappresentanza è anche perchè la presenza di partiti a livello di liste studentesche, negli scorsi anni, ha pensato più a vendere loghi che a migliorare l'ambiente. E anche questa, è una cosa che possiamo impedire.
3) E' un passo che possiamo affrontare! Credo infatti che uno dei problemi primari di questa università non sia riconducibile a carenze di servizi o particolari inefficenze tecniche. I 5 anni di Rappresentanza che ho alle spalle mi hanno permesso di osservare più da vicino i diversi contesti con cui ogni giorno ci rapportiamo, e ho notato è che spesso ci dimentichiamo di una cosa fondamentale: prima di essere Studenti, Professori o Impiegati, siamo Persone. Questa considerazione vi sembrerà banale ma non dobbiamo dimenticarci che nessuno di noi potrà svolgere al meglio i propri compiti, se non si sentirà a suo agio nell'ambiente in cui vive. Prima di garantire un ambiente funzionale ai ruoli, bisogna fornire un luogo accogliente alle persone. Perchè laddove ci sono individui dialoganti le soluzioni si trovano; e i regolamenti diventano superflui perchè i rapporti vengono implicitamente gestiti dall'unica regola sempre valida, quella che non potrà mai essere scritta né letta, ma solo interpretata: il Buonsenso. Io credo che questo obiettivo possa essere raggiunto, dal momento che ognuno di noi ha il potere d'aiutare qualcun altro, anche semplicemente pubblicizzando o riconoscendo apertamente i meriti di chi si è adoperato, affinchè possa essere da monito e rappresentare un incentivo per tutti (sarà che le belle notizie non vendono, ma continuare ad allarmare non aiuta).
Si tratta di un obiettivo a cui tutti dovremmo puntare, perchè solo così potremo impareremo a lasciar perdere gli erranti, per focalizzarci sugli errori. Altrimenti, finchè ci limiteremo a comportarci come ospiti o semplici fruitori di servizi, non potremo mai sentirci parte di un sistema. Sicuramente tutto questo richiderà tempo, ma del resto il cambiamento è un processo, non un evento. Tuttavia questo è il mio pensiero e ognuno di noi è libero di scegliere come vivere il suo rapporto con l'Università. E' libero di limitarsi a raggirare i problemi lasciando ad altri l'onere di risolverli. L'importante è che sia consapevole che così facendo, se da un lato si è sollevato da un peso, dall'altro ha scelto di rinunciare al diritto di lamentarsi per gli eventuali problemi che troverà in futuro.
In conclusione, rivolgo i miei più sentiti auguri per questo nuovo Anno Accademico, a tutti i docenti ed i ricercatori, affinchè dedichino sempre più tempo per migliorare la didattica. Perchè a lezione la differenza si vede!Ed è incredibilmente stimolante quando oltre ai concetti si respira la passione di chi spiega. Tutti gli studenti affinchè si concedano e si immergano in ciò che hanno scelto di studiare, perchè con calma e buona volontà tutti gli esami si superano. Tutti i Rappresentanti, affinchè si concedano e si adoperino in ciò per cui sono stati eletti, non accontentandosi di trovare soluzione ai problemi, ma puntando ad essere un esempio per tutti. Al personale d'Ateneo, affinchè tutti possano sentirsi ripagati della pazienza e dei sorrisi che impiegano per riuscire al meglio nei loro incarichi.
Walter Riviera
21.11.2013