Il magnifico rettore Pier Francesco Nocini ha inaugurato, venerdì 7 febbraio, il 37esimo anno accademico dell’università di Verona. Ospite d’onore della cerimonia, che ha visto l’aula magna del Polo Zanotto gremita di studentesse e studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e autorità, è stato l’ingegner Piero Ferrari, vice presidente della Casa automobilistica di Maranello, fondata dal padre Enzo.
Per l’occasione, nello spazio esterno davanti al Polo Zanotto, sono state esposte due delle più recenti creazioni del Cavallino rampante: la Ferrari Portofino e la Ferrari F8 Tributo, due autovetture già divenute iconiche, per il loro design accattivante e moderno e l’utilizzo della più avanzata tecnologia.
La cerimonia si è aperta con la relazione del magnifico rettore, che ha voluto dedicare un pensiero a quanti, tra studenti, docenti e personale, ci hanno lasciato nel corso dell’ultimo anno, per poi spiegare il motivo dell’invito all’ingegner Ferrari: la casa di Maranello è, infatti, espressione del valore delle persone, di sviluppo sostenibile, di rispetto dell’ambiente e di attenzione al welfare. Modello da cui trarre ispirazione per costruire una università dinamica, audace, sperimentatrice nelle scelte, consapevole del proprio passato e delle sfide future.
L’ateneo vuole costruire un ponte fra le esigenze di crescita del territorio e le migliori pratiche internazionali di ricerca ed innovazione, anche promuovendo in maniera significativa la mobilità dei giovani. Il magnifico rettore ha poi ricordato quanto ottenuto in questi primi quattro mesi dal suo insediamento, come l’adesione alla rete delle università per la pace della Crui e al Manifesto delle università inclusive dell’alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu. Tra i successi ha ricordato l’accordo trovato con la Regione Veneto, insieme all’università di Padova, per l’inserimento degli specializzandi di medicina all’interno degli ospedali su base volontaria, la sottoscrizione della Carta dei Valori della Città, con le rappresentanze più autorevoli del territorio e l’accordo quadro con il Comune di Verona. Infine, il magnifico ha ricordato il progetto dell’apertura del corso di Laurea e della Scuola. inter-ateneo in Medicina e Chirurgia a Trento.
Tra gli obiettivi per il futuro prioritario sarà il cercare di aumentare il fondo di finanziamento ordinario degli atenei, lavorando a livello nazionale, sempre in accordo con la Crui, e il mettere in campo iniziative che favoriscano l’aumento del numero degli studenti che scelgono Verona, mantenendo alto e qualificato il livello della formazione. Il magnifico rettore ha poi ricordato l’importanza di potenziare l’interazione con il mondo produttivo per aumentare il livello dei finanziamenti esterni, che vadano a garantire servizi ancora migliori agli studenti e qualificare gli spazi a loro dedicati, implementando l’ottimo rapporto collaborativo con l’Esu. Welfare, sostenibilità, tutela dei diritti delle persone e degli animali: queste le sfide della contemporaneità che l’ateneo che verrà è pronto ad affrontare.
Come da tradizione accademica il coro universitario, diretto dal maestro Marcello Rossi Corradini, si è poi esibito nel Gaudeamus Igitur. Dopo i saluti del prefetto di Verona, Donato Cafagna, e del sindaco Federico Sboarina, è stato letto il messaggio inviato del presidente della Regione Luca Zaia. Ha poi preso la parola il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco. Dopo gli interventi del presidente del consiglio degli studenti, Thomas Andreatti, e del direttore generale dell’ateneo Federico Gallo, il palco ha accolto l’ospite d’onore Piero Ferrari, che ha dialogato con il magnifico rettore Pier Francesco Nocini e con il giornalista Pino Allievi.
Al centro del dialogo la ricerca dell’eccellenza e l’innovazione, la tenacia e la passione, valori che hanno dato forma al successo Ferrari e nei quali l’ateneo si riconosce, insieme alla responsabilità ambientale, allo sviluppo sostenibile, al benessere psicofisico delle persone. Si è anche ipotizzata l’apertura dell’ateneo a nuovi campi del sapere, anche contando sulla collaborazione con grandi realtà, come la Ferrari.
A chiudere la cerimonia è stato il coro degli alpini “La Preara”, che ha commosso il pubblico presente con “Signore delle Cime” e con l’Inno d’Italia.