Era il 1957 quando venne firmato il trattato di Roma che diede vita alla Comunità europea. Tanti anni sono passati da quella data e, mai come in questi giorni, si pensa al futuro dell’Europa e ai suoi sviluppi in seguito al trattato di Lisbona.
Per ripercorrere la storia e per fare il quadro della situazione attuale, si è tenuto alla Società letteraria un convegno per presentare il volume “L’evoluzione del sistema comunitario a 50 anni dalla sua istituzione” curato da Maria Caterina Baruffi, docente di Diritto internazionale della facoltà di Giurisprudenza dell’università. La tavola rotonda, moderata da Patrizia Salvaterra responsabile dell’Ufficio Comunicazione della Provincia di Verona, è stata introdotta dal presidente del Consiglio provinciale Antonio Pastorello e da Ernesto Guidorizzi, vicepresidente della Società Letteraria.
Il volume, pubblicato dalla casa editrice Cedam, raccoglie gli atti di una serie di incontri organizzati dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea della facoltà di Giurisprudenza in collaborazione con il Centro di documentazione europea di ateneo e il Movimento federalista europeo. Nel corso della presentazione si è discusso dei cambiamenti e delle riforme legate al trattato di Lisbona, della costituzione dell’unione per il Mediterraneo e delle relazioni con gli altri Paesi, con particolare attenzione per i rapporti con il Medio Oriente.
Il referendum irlandese. “All’Unione Europea manca un rapporto diretto con i cittadini – ha sottolineato Donata Gottardi, docente di diritto del lavoro dell'ateneo – occorre lavorare sulla costruzione di un’identità europea condivisa che, ancora oggi, manca. Fondamentale è stato il recente risultato del referendum irlandese sul trattato di Lisbona. Questo è un segno che qualcosa sta cambiando ed è fondamentale ripartire per affrontare i problemi e per approfondire altre tematiche, prima fa tutti quella della Costituzione europea e dei poteri del Parlamento”.
Un altro importante tema affrontato durante la tavola rotonda è stato quello dell’immigrazione e del futuro ingresso della Turchia nell’Ue, questione delicata ed oggetto di dibattiti politici a livello internazionale.
L'immigrazione al centro del trattato di Lisbona. “Tra i principi chiave del trattato di Lisbona troviamo indicata la gestione dell’immigrazione – ha spiegato Ruggiero Cafari Panico dell’Università di Milano – Su questa problematica l’Europa negli ultimi anni è stata assente. È necessario un chiaro intervento del Parlamento che metta in evidenza la differenza tra il diritto d’asilo e l’immigrazione clandestina”.