Che cos’è il federalismo? Gli italiani che ogni giorno assistono ai dibatti politici su un argomento quanto mai attuale come l’autonomia delle Regioni sanno rispondere a questa domanda?
Dai risultati di una recente indagine di Formata Confcommercio è emerso che solo sei italiani su dieci sanno realmente cosa sia il federalismo mentre il 22,5% ne conosce a malapena l’esistenza. E se il 62% della popolazione del nostro Paese è convinto che sia una priorità, il 59,5% pensa, invece, che il federalismo rappresenti un vantaggio soltanto per alcune parti d’Italia.
Il convegno Un’analisi dei punti chiave del federalismo è stata fatta durante il convegno che si è tenuto alla facoltà di Giurisprudenza . All’evento, organizzato nell’ambito della cerimonia di conclusione del master in Direzione delle aziende Pubbliche, sono intervenuti: Alessandro Mazzucco, rettore dell’ateneo scaligero, Stefano Troiano, preside di Giurisprudenza, Giovanni Battista Alberti, docente di Economia Aziendale , Marzio Breda, editorialista del Corriere della Sera, Mario Bertolissi, docente dell’Università di Padova e Giovanni Antonio Sala, docente dell’Università di Verona.
L'autonomia degli atenei Ad aprire i lavori è stato il rettore che ha sottolineato l’importanza della scelta di dedicare questo convegno ad “una materia molto complessa in rapida evoluzione normativa e culturale che riguarda anche le università”.
“Come previsto dalla nostra Costituzione gli atenei hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi – ha affermato Mazzucco – Ma oggi ci troviamo ancora in un sistema fortemente blindato. A mio avviso le realtà del Triveneto si trovano in un contesto che è totalmente diverso da quello di altre regioni. Oggi nel disegno di legge – ha proseguito il rettore- si è fatto un piccolo passo in avanti concedendo una maggiore distribuzione delle risorse alle università più virtuose ma a mio modo di vedere questo non è ancora sufficiente”.
Un dibattito di vecchia data. “Il federalismo è un problema di riorganizzazione dello Stato di cui si parla da molto tempo”- ha affermato Bertolissi – “Il problema non è avere più risorse ma riuscire a far rendere bene quelle che si ha a disposizione”. “La difficoltà di attuarlo – ha spiegato Giovanni Antonio Sala – consiste nel trovare l’equilibrio fra esigenze di unità e diversità all’interno del Paese. Ma esistono molte difficoltà. Chi sarà a determinare le fette da dividere e dove allocare le risorse?".
Il racconto di un esperto Il quirinalista Marzio Breda ha raccontato la sua esperienza che lo ha visto ad assistere da vicino ai comportamenti e alle decisioni degli ultimi quattro presidenti della Repubblica. “Il federalismo è un tema che negli ultimi 20 anni mi sono trovato spesso ad affrontare . Mi sono concentrato su come è cambiato il ruolo dei Capi dello Stato e su come abbiano affrontato le istanze federaliste che si sono via via affacciate – ha affermato il giornalista – Fino all’entrata in scena della Lega il presidente della Repubblica non aveva un ruolo attivo su tale tema. Alcuni ipotizzano che esista una sorta di incompatibilità tra il ruolo di garante dell’unità nazionale del capo dello Stato e il suo intervento nel federalismo. In realtà la Costituzione riconosce le autonomie locali e quindi il presidente è chiamato a intervenire e vigilare sulla loro attuazione”.
Il master La giornata si è conclusa con la consegna dei diplomi ai 17 partecipanti al master che in stretta collaborazione con i docenti si sono impegnati a migliorare la propria professionalità.
Hanno ricevuto il diploma: Tregnaghi Michela, Bardelloni Nadia, Dalla Zuanna Paola, Gugliandolo Paolo, Mazzoli Massimo, Zanon Rosaria, Cupa Suela, Dusi Maria, Ferrarese Giuseppina, Fiorini Laura, Guzzo Maria, Marangoni Federica, Naverio Flavia, Poli Ivan, Rossi Clara, Scarmagnani Davide, Secondini Francesca.