L'ultimo incontro del ciclo “Io scrivo, tu mi leggi” ha visto protagonista il libro di Gabriella Arcangeli “Le origini del cosmo e dell'uomo. Scienza e fede nell'insegnamento della religione cattolica nella scuola superiore.” L'autrice, che ha insegnato religione nelle scuole medie e superiori per 26 anni, è stata presentata da Emilio Butturini, docente di Storia dell'educazione familiare alla facoltà di Scienze della formazione dell'università di Verona.
L'autrice. Gabriella Arcangeli ha fondato e diretto per quattro anni il centro residenziale Scuola della famiglia rurale a San Zeno di Colognola ai Colli (Verona). Si è laureata in Pedagogia all’Università di Padova e nel 1990 ha conseguito ad Assisi il diploma in Scienze religiose. Nel 2007 ha portato a termine il master in Pedagogia religiosa alla Pontificia Università Salesiana di Roma, con una tesi dal titolo”Le origini del cosmo e dell’uomo”.
Il libro. “Le origini del cosmo e dell'uomo”, pubblicato nel 2009 dalla casa editrice “Editoriale progetto 2000”, apre con una prefazione di Fiorenzo Facchini, docente emerito di Antropologia e Paleontologia umana all’Università degli Studi di Bologna: “Questo libro muove dall’esigenza di rispettare i diversi approcci scientifico e teologico al tema delle origini del cosmo e dell’uomo e vuole essere un valido strumento per favorire e stimolare l’incontro tra i differenti ambiti disciplinari”. Il testo è suddiviso in quattro parti. La prima tratta il tema delle origine dell'uomo e dell'universo dal punto di vista della scienza e della Chiesa. “Nonostante per moltissimi secoli ci siano stati forti scontri tra la concezione religiosa e quella scientifica riguardo alle origini del mondo – ha fatto presente Butturini – da almeno 60 anni la Chiesa ha affermato, attraverso l'enciclica di Pio XII “Humani generis” del 1950, che si può essere convinti cattolici e allo stesso tempo convinti evoluzionisti perchè nulla impedisce di ammettere un'evoluzione a partire però dalla creazione dal nulla da parte di Dio”. La seconda parte fa riferimento in modo più dettagliato alla dialettica tra creazione ed evoluzione. La terza sezione del libro tratta della differenza tra la scienza vera, capace di aprirsi e rispettare il pensiero di chi professa una fede religiosa e la divulgazione scientifica che spesso è chiusa a queste possibilità di saggezza ed è piena di credenze infondate e luoghi comuni. Il testo chiude con la proposta di un percorso didattico per l'insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria: è la parte più tecnica dedicata agli insegnanti di religione nell'intendo di aiutare i giovani a maturare una visione personale unitaria e superare la contrapposizione tra scienza e fede.
Il punto di vista dell'autrice. “Il libro nasce da un problema concreto che i ragazzi vivono quando si apprestano allo studio della religione; – ha spiegato Arcangeli che subito ha precisato – nel corso della mia lunga esperienza mi sono accorta di quanta fatica facciano a ritrovare in loro stessi un'unità tra quello che leggono sui libri di storia e la propria fede”. L'autrice ha concluso con una critica a due diversi atteggiamenti che non consentono il dialogo tra scienza e fede: un fondamentalismo religioso che prende la Bibbia alla lettera e rifiuta ogni interpretazione che non compare al suo interno e un fondamentalismo scientifico che pretende di spiegare l'intera realtà attraverso le leggi della fisica, della chimica e della biologia. “La vera alternativa non è tra creazione ed evoluzione ma tra una visione di un mondo in evoluzione che risponde a un disegno superiore e una visione di un mondo autosufficiente che si crea e si trasforma autonomamente”.