“Vita e opere di Antonio Fogazzaro attraverso il carteggio con Ellen Starbuck”. È questo il titolo del convegno che si terrà venerdì 21 ottobre dalle 17 alle 19 nel Palazzo Da Lisca, in via interrato Acqua morta a Verona. L’evento è organizzato da Maria Teresa Bompani, presidente del Comitato Dante di Vicenza, e sarà un’occasione per ricordare l’importanza nella cultura italiana di Antonio Fogazzaro, scrittore e poeta vicentino partecipe del modernismo.
Il tema del convegno.Maria Teresa Bompani, dopo un’introduzione sulle recenti pubblicazioni dell’Accademia Olimpica di Vicenza su Fogazzaro e i suoi molteplici corrispondenti, si addentrerà nel carteggio intrattenuto con una ricca pittrice americana, Ellen Starbuck. Questi documenti coprono il periodo tra il 1885 e il 1910 e consentono di analizzare le opere e il pensiero di Fogazzaro da una prospettiva diversa, più originale delle solite. Padre Umberto Muratore, filosofo e studioso della figura e delle opere di Antonio Rosmini, parteciperà all’incontro illustrando come all’origine delle scelte dei cattolici italiani di Ottocento e Novecento ci sia il grande insegnamento di Rosmini al quale Fogazzaro e tutti i cattolici del suo tempo si sono ispirati.
Antonio Fogazzaro.Nato nel 1842 a Vicenza e morto nel 1911, Fogazzaro è stato un romanziere attento alle sfumature dialettali dei personaggi semplici, e alle complicazioni psicologiche di una borghesia alla ricerca di una propria identità, in una Italia da poco unificata, ma ancora combattuta nel conflitto politico e ideologico tra stato e chiesa. La singolarità di Fogazzaro rispetto ai romanzieri del suo tempo sta nella sua capacità, e nel coraggio, di scrivere narrativa di idee e di inserirsi così nella loro circolazione europea. Egli presenta vite e passioni di singoli personaggi che si dibattono in problemi sentiti da tutti gli italiani come il sentimento di patria e il conflitto tra scienza e fede. Questo spiega il successo di decine di opere dello scrittore vicentino, tra le quali “Piccolo mondo antico” (1889) o “Il Santo”(1902), opere che davano forma letteraria ad una sensibilità collettiva. Fogazzaro non esitò a partecipare al dibattito di problemi complessi come l’evoluzionismo inviso ad una tradizione cattolica fedele al creazionismo. Nel 1889 lesse un libro di Charles Darwin che lo spinse ad impegnarsi in una serie di conferenze in Italia e all’estero. Un dibattito ideologico che portò lo scrittore a dialogare con i protagonisti di un movimento di idee che circolavano in Europa, il modernismo. La sua corrispondenza ci parla del suo legame con figure di grandi pensatori e ci dimostra come egli fosse in sintonia con grandi figure della gerarchia cattolica più illuminata. Antonio Fogazzaro è stata una figura ricca e complessa e in gran parte sconosciuta alla media cultura italiana, spesso ancora ferma ai giudizi di quella critica del primo Novecento che isolò l’Italia dal resto d’Europa.