Arlecchino incontra Prospero di Shakespeare. Commedia dell’arte e teatro elisabettiano si uniranno il 16 dicembre alle 16 al teatro Camploy per formare un unico spettacolo dal titolo “La Tempesta. Pre-testi”. Sarà portata in scena una scelta di passi di particolare rilevanza tratti da “La Tempesta” e da canovacci di commedia dell’arte ad essi collegati. In occasione del quarto centenario dello scrittore è stato organizzato un convegno internazionale della durata di tre giorni, da giovedi a sabato, al centro del quale è inserito lo spettacolo. L’iniziativa, intitolata “The Tempest at 400. Performing (pre)texts”, intende mettere sotto i riflettori l’opera di Shakespeare evidenziando le somiglianze tra i suoi personaggi e quelli dei comici dell’arte.
La commedia. La ricerca storica è la base dello spettacolo che andrà in scena al Camploy il 16 dicembre e la commistione di realismo e illusionismo rende questa rappresentazione un terreno privilegiato di sperimentazione teatrale. Gli schemi drammaturgici del testo rivelano una relazione intertestuale tra “La tempesta” e gli scenari della tradizione dei comici dell’arte. La messinscena sviluppa quindi un’interazione tra testo elisabettiano e le sue possibili fonti sceniche basata su passi di particolare rilievo ricavati da scenari della Commedia dell'Arte. “La pazzia di Filandro”, “Li tre satiri”, “La nave” e “Il Gran Mago” sono gli scenari che più di tutti costituiscono una ricca fonte di spunti per il lavoro che il Teatro Scientifico intende fare.
Il Cast.“La Tempesta. (Pre)testi” è uno spettacolo di Jana Balkan e Isabella Caserta, messo in scena dal Teatro Scientifico in collaborazione con l’ateneo scaligero. A dare vita ai personaggi principali saranno Roberto Vandelli, Francesco Laruffa, Andrea De Manincor, Maurizio Perugini ed Elisa Bertato. La parte musicale è invece affidata a Carlo Facchini e alla voce di Veronica Marchi.
La trama dell’opera shakespeariana.La commedia inizia con Prospero che, avendo previsto che il fratello Antonio sarebbe passato nei pressi della sua isola con una nave, scatena una tempesta che ne causa il naufragio. Sulla nave c'è anche il re Alonso, amico di Antonio, e il figlio di Alonso, Ferdinando. Prospero, con i suoi incantesimi, riesce a separare tutti i superstiti del naufragio. La narrazione è tutta incentrata sulla figura di Prospero che, con la sua arte, tesse trame in cui costringe gli altri personaggi a muoversi. La commedia ha inizialmente una struttura divergente trasformandosi poi in convergente quando i percorsi dei vari naufraghi si ricongiungono alla grotta di Prospero. Calibano incappa in Stefano e Trinculo, due ubriaconi della ciurma, che crede esseri divini discesi dalla luna, e cercano di mettere insieme una ribellione contro Prospero, che però fallisce. Nel frattempo, nasce una relazione romantica tra Ferdinando e Miranda che, sposandosi, faranno riconciliare Prospero con il fratello.