Calvino e le sue “Lezioni Americane”. Questo il filo conduttore di un ciclo di incontri realizzato e ospitato dalla Società Letteraria di Verona, per scoprire il connubio tra letteratura e diritto. A novant’anni dalla morte dell’illustre scrittore italiano la Letteraria ha voluto celebrarlo rileggendo in chiave contemporanea uno dei suoi testi più affascinanti “Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio”. La lezione sull’esattezza a cura di Luigi Garofalo, docente dell’Università di Padova, è stato l'inizio di una serie di appuntamenti per riflettere e dibattere sull’attualità e sulla portata dei valori che secondo Calvino era utile traghettare nel nuovo millennio. È possibile assistere ai successivi incontri anche on line, dal sito della Società Letteraria che trasmetterà in diretta streaming.
Diritto e letteratura. Le conferenze in programma saranno un’importante occasione per ricreare lo spirito critico con il quale Calvino affidò ai suoi lettori i valori letterari necessari per affrontare il nuovo millennio. Al centro della sperimentazione l’idea che il diritto meriti di essere letto, in questo caso attraverso la chiave delle “Lezioni americane”, come parte del più ampio fenomeno culturale, di cui esso è una componente significativa. Si esploreranno così gli aspetti della letteratura nel diritto e del diritto nella letteratura. Il programma dell’iniziativa prevede cinque incontri ognuno dei quali affronterà uno dei valori proposti da Calvino. L’11 gennaio prenderà la parola Umberto Vincenti, docente dell’ateneo padovano, che tratterà la tematica della visibilità. Giovanna Visintini, dell’Università di Genova, incentrerà la sua lezione sulla molteplicità, in calendario il 25 gennaio. Il 4 febbraio si parlerà di leggerezza con Eva Cantarella, dell’Università di Milano. A concludere il ciclo sarà l’intervento di Aldo Schiavone, docente dell’istituto italiano di Scienze umane, che interverrà parlando della rapidità.
Sei proposte per il nuovo millennio. “Lezioni americane” è un’opera pubblicata postuma, nel 1988, e racchiude cinque delle sei conferenze che Calvino avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard nell’ambito delle prestigiose “Norton Poetry Lectures”. Il tema delle lezioni era libero e Calvino, primo scrittore italiano ad essere invitato alle “Lectures”, decise di dedicare ogni suo intervento ad un valore della letteratura considerato importante per affrontare il nuovo millennio. Nacquero così cinque significativi scritti sulla leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità e la molteplicità, che però Calvino non riuscì mai a presentare all’università. L’autore infatti morì prima di portare a termine l’opera e dell’ultima lezione, dedicata alla compattezza, rimasero solo pochi appunti.