“Globalizzazione e crisi in provincia: l’impresa”. E’ questo il titolo della tavola rotonda che venerdì 8 febbraio nella sala Ovale dell'Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova, ha messo a fuoco i risulati di una ricerca ideata e condotta dall’Osservatorio sulle Piccole e medie imprese del Polo studi sull’impresa di Vicenza dell’Università di Verona.
A coordinare l’incontro Alessandro Lai, ordinario di Economia aziendale dell’ateneo scaligero e presidente della classe di Scienze morali dell'Accademia Virgiliana, con un intervento sulle nuove visioni economiche in cui le imprese assumono la centralità propria di "nodi", di "network aziendali" nei quali le identità locali sono compatibili con le prospettive di globalizzazione dei mercati: la storia delle imprese di successo lo dimostra in modo inequivoco. Al centro dell’incontro la riflessione di Andrea Lionzo, direttore dell’Osservatorio Piccole medie imprese e accademico olimpico di Vicenza, che ha mostrato come i dati raccolti in un’area veneta molto vicina alla provincia di Mantova consentano di comprendere le ragioni che hanno portato alcune imprese ad avere un successo perdurante e i motivi che, invece, spiegano il declino irrevocabile di altre. “E’ molto significativo – spiega Alessandro Lai – che nell’incontro organizzato all’Accademia virgiliana si dia ampio spazio ad una ricerca ideata e condotta dall’Osservatorio sulle Piccole e Medie imprese del Polo studi sull’impresa di Vicenza dell’Università di Verona. E’ l’attestazione più evidente della qualità dei lavori scientifici condotti in campo economico-sociale, in particolare economico-aziendale, dall’ateneo scaligero. Le indicazioni che emergono dall’analisi della situazione veneta consentono non solo una rappresentazione non scontata della realtà imprenditoriale e delle ragioni che spiegano il successo e la crescita delle imprese anche in periodi di crisi, ma danno anche indicazioni puntuali capaci di generare suggestioni utili agli interlocutori (imprenditori, policy maker, ecc.). La ricerca mette in luce come, anche in periodi di profonda crisi, vi siano soggetti capaci di realizzare uno sviluppo non effimero, coinvolgendo l’ambiente circostante: la ricerca individua le ragioni e le logiche di fondo di questi comportamenti imprenditoriali. Siamo davvero orgogliosi del lavoro che il Polo di studi di Vicenza sta compiendo: è un esempio apprezzabile di come imprese, enti pubblici e università possano davvero interagire, e fruttuosamente, alla ricerca del bene comune nell’interesse di tutti gli attori e i soggetti del territorio”. Hanno, inoltre, preso la parola Alberto Truzzi, presidente di Confindustria di Mantova, che ha mostrato uno “spaccato ragionato” dell’economia mantovana, inserita nel contesto di quella del nostro paese, con dati aggiornati e con un ragionamento sulle condizioni che spiegano il successo di alcune imprese mantovane che hanno vinto la sfida della globalizzazione, con esempi circostanziati riferiti a tutta la provincia. Maria Cristina Bertellini, vice-presidente nazionale di Piccola industria di Confindustria Roma, ha messo in luce le specificità delle piccole e medie imprese nell’essere portatrici di stimoli di rinnovamento e di superamento della crisi, con l’autorevolezza di fonti provenienti dall’osservatorio nazionale di Confindustria. Mario Minoja, dell’Università Bocconi e di Modena-Reggio Emilia, è interventuto sulle possibilità di far leva su alcuni valori aziendali, presenti nei sistemi di imprese, per porre in essere significativi cambiamenti di strategia, al fine di assecondare un ripristino della crescita e un orientamento di fondo favorevole ad uno sviluppo di lungo periodo delle imprese.