“Un genio dimenticato, un personaggio con una personalità poliedrica e dotato di grandi capacità artistiche, le cui opere si distinguono per la qualità e per la freschezza interpretativa”. Così Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Storia dell’arte moderna dell’ateneo, ha definito Marco Boschini, protagonista del convegno “Marco Boschini – L’epopea della pittura veneziana nell’Europa barocca”a lui dedicato. Realizzato dal Comitato Celebrativo per il Quarto Centenario della nascita dell’artista, presieduto dallo stesso Dal Pozzolo, grazie al contributo della Regione Veneto, l’evento è stato organizzato dal dipartimento Tempo, spazio, immagine e società in collaborazione con il Museo di Castelvecchio. Nel corso delle due giornate si sono alternati grandi studiosi e ricercatori italiani della storia dell’arte che hanno discusso e si sono confrontati sulla figura di Boschini e sul periodo artistico di cui è stato uno dei massimi protagonisti.
«Boschini è stato pittore, incisore, geografo – ha spiegato Loredana Olivato, già ordinario di Storia dell’arte moderna dell’ateneo – mercante d’arte ma sembra anche di perle di vetro, come dice una delle fonti, in rapporto con tutti i pittori del suo tempo e con alcune delle corti più importanti, in particolare i Medici, e grande scrittore d’arte. Non molto noto al grande pubblico ma importante per chi studia l’arte veneta perché la sua opera più imponente, la “Carta del navegar pitoresco”, è scritta tutta in dialetto veneziano e non sempre comprensibile, perché è un veneto del Seicento. Una scrittura che è comunque di incredibile fascino che fa la critica d’arte, non si limita a semplici descrizioni».
«Il dipartimento Tesis è ormai da qualche anno un punto di riferimento per gli studi di storia dell’arte – ha dichiarato Gian Paolo Romagnani, direttore del Dipartimento Tesis – e ha già svolto diverse collaborazioni con i musei civici di Verona, le soprintendenze e altri musei del territorio. Per celebrare il quarto centenario dalla nascita di Boschini si è costituito un comitato scientifico con docenti di diverse sedi universitarie ed esponenti della Regione Veneto che, insieme alla direzione del Museo di Castelvecchio, ha deciso di organizzare queste due giornate di studio per capire e scoprire elementi nuovi di questa figura del barocco veneto. Ad esempio, Maria Stella Alfonsi, una delle relatrici del convegno, ha scoperto attraverso ricerche d’archivio l’atto ufficiale di battesimo di Boschini che non sarebbe nato nel 1613 come tutti pensano ma alcuni anni prima».
Ascolta l’intervista a Gian Paolo Romagnani e Loredana Olivato
20.06.2014