Un incontro per far conoscere e promuovere protocolli specifici di esercizi di attività motoria mirati a rallentare il decorso della Malattia di Parkinson. Questa è l’iniziativa che il dipartimento di Scienze Neurologiche e del Movimento, con il supporto logistico ed economico della Banca Popolare di Verona, ha deciso di organizzare mercoledì 24 settembre alle 15,30 a Palazzo Forti in Piazza Nogara.
L’evento, realizzato dall’area Scienze Motorie e Disturbi del Movimento del dipartimento, si inserisce nell’intervento di promozione, assistenza e monitoraggio dell’attività motoria nel paziente affetto da Malattia di Parkinson in fase iniziale. Un progetto articolato che focalizza l’attenzione su due diverse modalità utili a incrementare i programmi di attività motorie specifiche per persone affette da Parkinson. Da un lato verranno illustrati e spiegati i peculiari percorsi di attività fisica e motoria messi a punto per i malati di Parkinson, dall’altro sarà data la possibilità ai pazienti interessati, in stadio iniziale di malattia, di partecipare a sedute di attività motoria gratuite nelle strutture di Scienze Motorie.
All’incontro saranno presenti Federico Schena, presidente del collegio didattico di Scienze Motorie e Michele Tinazzi, docente di neurologia all’Università di Verona. La relazione sarà presentata da Federica Bombieri, dottoranda di ricerca impegnata da anni in studi e ricerche riguardante la valutazione degli interventi di attività motoria per malati di Parkinson e supporto degli assistenti. Ci sarà anche un intervento della psicologa Francesca Sala su alcuni aspetti psicologici correlati alla malattia di Parkinson e alla funzione dell’assistente.
Nell’incontro del 24 settembre saranno presentati in dettaglio, sulla base delle evidenze scientifiche, gli effetti neuro protettivi e dopaminergici che l’attività fisico-motoria svolge, anche a livello cognitivo ed emozionale, al fine di contrastare l’avanzamento della patologia e gli effetti dell’inattività fisica legati all’avanzare dell’età. Inoltre verrà messa a disposizione dei presenti una brochure con i consigli degli esperti in Scienze Motorie Preventive, e le indicazioni pratiche per fare training in modo autonomo e sicuro. Per dare un’occasione concreta di coinvolgimento in programmi di esercizio le persone presenti potranno svolgere, con il loro assistente di supporto, quattro sedute di attività motoria di un’ora ciascuna per due settimane presso la struttura del Palazzetto Gavagnin di Scienze Motorie Verona, in via Montelungo 10. Si tratta di una opportunità per praticare attività fisica finalizzata a superare e migliorare i deficit motori caratterizzanti il Parkinson. È risaputo che il paziente affetto da tale patologia presenta difficoltà nel cammino, nella coordinazione, nel mantenimento della corretta postura, con compromissione della capacità di equilibrio; si rende quindi opportuno allenare le capacità motorie per una maggiore efficienza fisica e per il mantenimento dell'autonomia. Essendo pensato in questa prospettiva, il programma delle quattro sedute non si caratterizza per determinati risultati da raggiungere, ma si inserisce in un orizzonte più grande di educazione motoria, dove ciò che veramente conta è la valorizzazione della spinta emotiva in un ambiente piacevole, senza pressioni che mettano il paziente in continuo confronto con i propri limiti.
«Con questo primo incontro – afferma Federica Bombieri – vogliamo far sapere ai pazienti e ai loro familiari e assistenti quanto è importante, una volta diagnosticata la malattia di Parkinson, iniziare da subito un percorso di attività motoria specifico, basato sulle recenti ricerche scientifiche. Forti dell'esperienza passata, che ha visto molti pazienti seguire il protocollo di attività presso la struttura del palazzetto Gavagnin, vogliamo proseguire il percorso allargandolo il più possibile, per dare sempre più lustro a un progetto che è unico a livello nazionale».
«E’ stato dimostrato da molti studi – precisa Federico Schena – che mantenere una stimolazione regolare dell’attività motoria può ridurre in modo consistente l’evoluzione della malattia e migliorare la qualità della vita. La proposta di attività motoria, proseguendo oltre gli usuali interventi riabilitativi, permetterà a partire da ottobre di svolgere esercizio in modo regolare, in un contesto di gruppo socialmente stimolante, con la supervisione della dottoressa Bombieri, in una realtà diversa da quella ospedaliera o sanitaria, tipica dell’attività fisica adattata a tutti, come l’accogliente palestra del Palazzetto Gavagnin».
«Questa iniziativa segue ed applica quanto evidenziato nel recente congresso nazionale Limpe “Management della disabilità motoria nella malattia di Parkinson” – ricorda il suo organizzatore Michele Tinazzi- durante il quale è stato ribadita dagli esperti presenti l’importanza del movimento come prevenzione e trattamento integrante di quello farmacologico».
22/09/2014