Sono state esposte nella biblioteca Egidio Meneghetti del polo Medico, Scientifico e Tecnologico dell’università di Verona, 24 opere dell’artista Matthew Watkins. Un’installazione permanente che è stata inaugurata giovedì 16 ottobre alla presenza della delegata alla Comunicazione di ateneo Adriana Cavarero, dell’artista e del direttore della biblioteca universitaria Meneghetti Fabrizio Bertoli.
Ora studenti, ricercatori e docenti che trascorrono parte della loro vita universitaria nelle sale lettura della biblioteca potranno godere della bellezza delle installazioni artistiche di Watkins, precursore della “mobile digital art” o, come preferisce definirla l’artista, “ iPhone fingerpainted art”. Le opere di Watkins sono, infatti, realizzate con l’utilizzo delle dita, il primo strumento con cui l’uomo delle caverne ha imparato a dipingere, e la tecnologia più attuale: iphone e ipad, con la loro tavolozza di colori purissimi e luminosi. La sua arte conserva tutte le caratteristiche delle opere realizzate su supporti tradizionali, ma si libera dai vincoli della materia. Le nuovo tecnologie, infatti, sono potenti strumenti di comunicazione multimediale. L’opera conserva intatta l’impostazione concettuale, trasmette il pensiero e le emozioni dell’artista come lo farebbe se fosse stata realizzata con le tecniche tradizionali, ma acquista un valore nuovo perché può essere condivisa e comunicata senza limiti di spazio o tempo e senza alcun contatto fisico con il fruitore.
Le 24 opere in possesso dell’ateneo erano state esposte in occasione della mostra UncontainableArt, a cura di Maria Fiorenza Coppari, nell’ambito dell’edizione 2013 di Infinitamente.
Leggi l'editoriale di Fabrizio Bertoli, direttore della biblioteca Meneghetti
RD