Un convegno per riflettere sul tema della governance degli stati di crisi internazionali al fine di interrogarsi sulla complessità delle crisi attuali e sull’adeguatezza o meno degli strumenti istituzionali, politici e normativi di gestione e risoluzione delle stesse. È questo l’obiettivo dell’incontro “La governance degli stati di crisi tra diritto e relazioni internazionali”, in programma nell’aula magna del palazzo di Giurisprudenza il 27 e 28 maggio, rivolto agli studiosi del diritto, delle relazioni internazionali, dei cambiamenti climatici e operatori del settore, in particolare della diplomazia. L’iniziativa, che si svolge nell’ambito del corso di laurea magistrale in “Governance dell’Emergenza”, è organizata da Enrico Milano, docente di Diritto internazionale e presidente del comitato temporaneo del corso di laurea. La due giorni di convegno inizierà il 27 maggio alle 10.45.
Il convegno. Dopo una sessione “generalista” di inquadramento, verranno dedicate due sessioni specifiche su due crisi, quella siriana e quella climatica. L’intento è quello di riflettere sull’adeguatezza degli strumenti istituzionali, normativi e di “governance” in senso lato, di gestione degli stati di crisi internazionali contemporanei, per giungere all’elaborazione di proposte che possano incidere sul miglioramento dei meccanismi di gestione delle crisi, sia nell’ottica della mitigazione delle conseguenza avverse, sia nell’ottica del perseguimento delle soluzioni.
“Il convegno – spiega Enrico Milano – segna la conclusione del primo anno di didattica del nuovo corso di laurea magistrale in “Governance dell’Emergenza”, corso pilota interdisciplinare, partito quest’anno e incardinato nel dipartimento di Scienze giuridiche. Nasce dalla volontà di svolgere una riflessione tra studiosi del diritto, delle relazioni internazionali, dei cambiamenti climatici e operatori del settore, in particolare della diplomazia, sul tema della governance degli stati di crisi internazionali interrogandoci sulla complessità delle crisi internazionali attuali e sull’adeguatezza o meno degli strumenti istituzionali, politici e normativi di gestione e risoluzione delle stesse. I due casi studio presi in esame saranno quelli della crisi siriana e della crisi climatica, entrambe caratterizzate da recenti sforzi multilaterali di regolazione e di mitigazione degli effetti negativi”.
23.05.2016