I temi legati agli illeciti ambientali e ai casi di inquinamento sono sempre più spesso al centro della cronaca. Partendo da questo tema il polo scientifico didattico “Studi sull’Impresa”, nell’ambito della convenzione stipulata con il Tribunale di Vicenza, organizza giovedì 18 maggio alle 14, il convegno “La consulenza tecnica specialistica per illeciti ambientali: la valutazione della prova scientifica”. L’incontro sarà relativo al ruolo del consulente tecnico nel procedimento giurisdizionale per illeciti ambientali, chiamando a confronto esperti e docenti del settore. Si chiederà loro di rappresentare la tipologia più frequente di illeciti ambientali, di indicare gli strumenti a disposizione degli organi di Polizia Giudiziaria per controllare il territorio e verificare gli illeciti, di descrivere gli strumenti di analisi per ricostruire un rapporto di causa effetto tra presunto illecito e inquinamento e le metodologie di indagine sui rapporti tra fattori ambientali e salute dell’uomo.
Dopo i saluti inaugurali di Silvio Fortuna, presidente della Fondazione studi universitari di Vicenza, Riccardo Fiorentini, direttore del polo scientifico e didattico “Studi sull’Impresa” di Vicenza e Alberto Rizzo, presidente del Tribunale di Vicenza, interverranno gli ospiti del convegno tra cui Angelo Merlin, docente di Diritto penale dell’ambiente alla Luiss Business School università Guido Carli di Roma, Roberto Pedron, consulente tecnico d’ufficio e Ctp in materia ambientale, Deborah De Stefano, giudice del Tribunale di Vicenza, Gabriella Aggazzotti, docente del dipartimento di Scienze biomediche, metaboliche e Neuroscienze dell’università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Massimiliano Corsano, Comandante del gruppo CC tutela ambiente di Milano. A moderare l’incontro sarà Mauro Tescaro docente di Diritto privato del polo di Vicenza.
“Abbiamo conosciuto, in Italia, processi per problematiche ambientali che hanno avuto un grande impatto mediatico. – spiegano gli organizzatori – Basti pensare al caso del processo di Porto Marghera, dell’amianto di Casale Monferrato, del cromo esavalente di Tezze sul Brenta fino alla Terra dei Fuochi in Campania. Casi con una matrice in comune: l’esistenza di illeciti ambientali che, spesso, hanno avuto ripercussioni drammatiche o comunque negative anche sulla salute umana. Si tratta di temi di elevato interesse in cui il binario del processo giurisdizionale corre spesso parallelo a quello del processo mediatico. Difficilmente le contaminazioni ambientali sono riconducibili ad un’unica sorgente di rischio o ad un episodio isolato. Il tessuto urbano, economico ed infrastrutturale del nostro territorio spesso ha a che fare con forme diffuse, talora storiche e ben radicate di rischi per l’ambiente. E’ in questo ambito che il consulente tecnico è chiamato a indagare, a ricostruire modelli concettuali e, infine, a dialogare con avvocati e giudici. La difficoltà è quella di rappresentare fenomeni complessi con un linguaggio semplice ma fondato su analisi e studi di rigore scientifico.”
Quanto conta, in definitiva, la verità della prova scientifica rispetto alle conclusioni del giudice? Che ruolo hanno i consulenti tecnici nel procedimento giurisdizionale legato a problematiche di inquinamento, nella ricostruzione del nesso causa-effetto o nella valutazione di impatto sanitario? Nelle attività di supporto processuale i consulenti dovranno pertanto sviluppare idonee competenze anche al fine di circostanziare concetti giuridici come disastro o danno ambientale, introdotti dalla normativa in modo non sempre determinato.
Il convegno, organizzato con il patrocinio dell’Iah (International association of hydrogeologists) in relazione alle problematiche di contaminazione degli acquiferi, è rivolto in particolare agli esperti del settore: avvocati, geologi ed ingegneri ambientali, chimici, esperti in epidemiologia ma anche ai tecnici degli enti di controllo o delle pubbliche amministrazioni e alle imprese che svolgono potenziali attività a rischio ambientale o che si trovano ad affrontare procedimenti giudiziari per irregolarità ambientali.
Per informazioni e iscrizioni al convegno rivolgersi a: Fondazione studi universitari di Vicenza (0444/998894 – info@univi.it).
In allegato la locandina con il programma del convegno.
10.05.2017