Dal 1° gennaio 2020 gestirà il Consiglio europeo della ricerca, lasciando gli Stati Uniti dopo quaranta anni di lavoro nel campo delle nanotecnologie e della bioingegneria applicate in medicina. Mauro Ferrari, scienziato italiano dall’illustre carriera accademica internazionale, sarà ospite in ateneo lunedì 16 dicembre alle 16 in aula T1 del polo Zanotto per l’incontro “Dialoghi sull’etica della ricerca”. Introdurrà la conferenza il rettore Pier Francesco Nocini.
L’iniziativa, organizzata dal dipartimento di Scienze umane e aperta al pubblico, offrirà spunti di dibattito sul tema della ricerca. L’obiettivo, che si richiama alla missione del Consiglio europeo della ricerca, è stimolare l’università e gli istituti di ricerca a valutare i propri risultati, per spingerli verso strategie migliori e affermarsi come attori globali più efficaci.
Mauro Ferrari, selezionato dalla Commissione europea tra 50 candidati di altissimo profilo, è il nuovo il nuovo presidente designato del Consiglio europeo della ricerca, l’organismo dell’Unione Europea che finanzia la ricerca scientifica di eccellenza in Europa e nei Paesi associati.
Sessanta anni, dopo la laurea in matematica e il master all’università di Padova, Ferrari consegue il Ph.D. in Ingegneria meccanica all’università della California a Berkeley e studia Medicina alla Ohio State University. A Berkeley ritorna come professore associato in Scienza ed ingegneria dei materiali e in Ingegneria civile, ma la sua grande passione è la ricerca sulle nanotecnologie e nel campo della bioingegneria applicate in medicina per combattere il cancro. Oggi è presidente e Ceo del Houston Methodist Research Institute in Texas e della Alliance for NanoHealth.
Vincitore di numerosi premi in carriera, è membro di diverse società scientifiche di rilievo, tra le quali l’American association for the advancement of science (Aaas), l’American institute for medical and biological engineering (Aimbe), la US national academy of inventors, l’European academy of sciences, l’Accademia nazionale delle scienze “Accademia dei Quaranta” e la Pontificia accademia per la vita.