La preparazione di una mostra è, nei casi virtuosi, un’occasione di studio e, dunque, di nuove conoscenze, tanto più importanti quando si legano alla storia, all’arte e alla cultura di un luogo, recuperando la memoria di situazioni e contesti passati, ma con ricadute nel presente.
La mostra “La mano che crea” dedicata a Ugo Zannoni, uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese, inaugurata venerdì 26 giugno alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, a Palazzo della Ragione, si offre al riguardo come importante occasione di conoscenza e di divulgazione per la città, ma si propone anche come una proficua occasione di formazione, grazie alla collaborazione tra i Musei Civici, l’università di Verona e la competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. La mostra è stata inaugurata alla presenza del sindaco di Verona Federico Sboarina, con Arnaldo Soldani, direttore del dipartimento di Culture e civiltà in rappresentanza dell’ateneo. Curata da Francesca Rossi, direttrice dei Musei civici di Verona, rimarrà fino al 31 gennaio 2021 e ripercorre la carriere dell’artista noto soprattutto per la realizzazione della celebre statua di Dante Alighieri, che si trova al centro di piazza dei Signori. L’esposizione è stata volutamente concepita per essere proposta al pubblico nell’anno dedicato alle celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante.
La mostra vede la collaborazione dell’ateneo scaligero in quanto è collegata alle opere della collezione Ugo Zannoni un’iniziativa didattica, avviatasi nel 2016 nel dipartimento Culture e Civiltà in stretta collaborazione con la Soprintendenza. Si tratta di un corso di introduzione al sistema informativo SIGECweb per la catalogazione dei Beni culturali, rivolto agli studenti della laurea magistrale in Arte, interateneo tra le università di Trento e Verona. Specificità e novità dell’iniziativa è quella di offrire questa esperienza professionalizzante all’interno del corso di studio, tra gli insegnamenti a libera scelta o come attività formativa. Lo scopo è quello di preparare gli studenti alla catalogazione delle opere e al confronto diretto con esse, nel rispetto di una serie di campi ben definiti e analitici.
Il punto di partenza, in primo luogo, è l’introduzione al sistema informativo SIGECweb, Sistema informativo generale del catalogo, che dal 2012 è accessibile online. È lo strumento di lavoro messo a disposizione, in sede ministeriale, dall’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (Iccd) per la catalogazione dei beni culturali. l secondo passaggio è quello di insegnare agli studenti a individuare un metodo per sistematizzare l’informazione sul bene culturale da catalogare adattandola allo schema della scheda informatica, pur mantenendo tutti i dati e le valutazioni che richiede una corretta e completa conoscenza dell’opera.
“Grazie alla collaborazione dei Musei Civici, si è deciso di applicare l’attività di catalogazione SIGECweb di quest’anno ai materiali della collezione di Ugo Zannoni”, spiega Tiziana Franco, docente di Storia dell’arte medioevale in ateneo e membro del comitato scientifico della mostra. “Con ciò si offre la possibilità agli studenti, innanzitutto, di essere introdotti alle problematiche della cultura artistica e del collezionismo a Verona tra il secondo Ottocento e gli inizi del Novecento, di frequentare dei professionisti museali, di essere coinvolti nelle attività di gestione curatoriale delle collezioni di un museo e, inoltre, di entrare nel vivo di una mostra in allestimento”.
Nel contesto di queste esperienze, l’impegno di ogni singolo studente sarà quello di redigere, con una terminologia adeguata, un piccolo numero di schede in rapporto alle opere assegnategli per la catalogazione. L’obiettivo, nel caso specifico, sarà quello di focalizzare l’attenzione sulla compilazione di tutti i campi e i paragrafi necessari alla conoscenza dei beni della collezione di Ugo Zannoni, aiutando gli studenti a prendere dimestichezza con aspetti normativi, lessicali e terminologici che sono oggi strumenti imprescindibili per un efficiente monitoraggio e una adeguata azione di conoscenza e di tutela.