Quello del sistema bancario è tema di grande importanza attuale: un dibattito di ampio respiro, su cui si sono confrontati accademici, giornalisti ed esponenti del sistema bancario veronese durante la conferenza “Il credito, le banche e le Fondazioni bancarie nel Veneto e a Verona dalle privatizzazioni a oggi” del 12 novembre.
Il webinar è stato aperto da Sergio Noto, docente di Storia economica di ateneo, moderatore dell’incontro e coordinatore del ciclo di videoconferenze L’economia veneta nell’epoca del Coronavirus. Una pandemia che viene da lontano?, di cui la conferenza fa parte. “I mutamenti avvenuti nel sistema bancario europeo e nazionale nell’ultimo decennio – ha spiegato il docente – hanno influito profondamente nell’evoluzione delle Banche popolari e delle Fondazioni del nostro territorio, da sempre attive nell’incentivare lo sviluppo e la crescita della comunità di riferimento. Un processo che è stato fortemente intaccato dalla riforma, avviata nel 2015, e che ha visto nascere gruppi bancari di rilievo nazionale, sempre più forti, a discapito della possibilità di accesso al credito territoriale, con importanti conseguenze soprattutto per le piccole e medie imprese”.
Sono seguiti gli interventi di Massimo Mucchetti, ex senatore, scrittore e giornalista economico, Giordano Simeon, direttore della divisione Banca Popolare di Verona, Stefano Miani, docente di Economia degli intermediari finanziari dell’Università di Udine, Andrea Marconi, segretario generale della fondazione Banca Popolare di Verona, e Alessandro Di Nunzio, giornalista d’inchiesta.
I loro interventi hanno delineato il quadro storico delle banche italiane, soprattutto quelle dell’area veronese, e dell’impatto che le varie riforme hanno avuto sul loro operato locale e non. I relatori hanno proposto un’analisi della situazione attuale delle banche, sottolineando i dubbi e le problematiche che sono nate negli ultimi anni.
La rassegna di webinar proseguirà il 19 novembre con “Amarone, calze e pochi bit” a cui parteciperanno Giancarlo Corà, docente all’università di Venezia, e Federico Furlani, direttore della Simem. La partecipazione è libera previa registrazione sulla pagina dedicata e sarà visibile via Zoom o in diretta sulla pagina Facebook di Ateneo, dove sono disponibili anche le registrazioni degli incontri precedenti.