Giovedì 28 gennaio si è svolta la video-conferenza online “Storia, memoria e antisemitismo”, secondo appuntamento degli eventi in occasione della “Giornata della Memoria”. L’iniziativa è stata promossa dal Center for European Studies del Dipartimento di Culture e civiltà in collaborazione con la Comunità Ebraica di Verona nell’ambito di MemoriaMemorie.
Olivia Guaraldo, delegata del Rettore al Public engagement e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ha aperto l’incontro illustrando la scelta della locandina, una delle opere esposte in ateneo per la mostra Contemporanee/contemporanei, aggiungendo l’importanza alla valorizzazione dell’arte: «Abbiamo scelto “Performance di una pianta” di Andrea Francolino raffigurante una serie di macerie, di frammenti di qualche costruzione con una piccola piantina verde che spunta tra di esse. Far interagire le opere contemporanee con studentesse e studenti e promuovere iniziative culturali è importante nell’ottica del Public engagement e del ruolo pubblico dell’università».
Arnaldo Soldani, direttore del Dipartimento di Culture e civiltà che ha esordito con un ringraziamento a Renato Camurri, organizzatore degli eventi in programma e docente di Storia contemporanea: «Ha il merito d’inquadrare e approfondire alcuni dei passaggi più cruciali della storia contemporanea, come la Giornata della Memoria».
Lo stesso Camurri ha poi sottolineato l’importanza di prendere consapevolezza di ciò che è stato e guardarsi attorno per vedere quanti fenomeni d’intolleranza affliggono l’attuale contesto socioculturale. «È importante non lasciarsi catturare dalla dimensione emotiva provocata dalla Giornata della Memoria e di tenere lo sguardo fisso sullo sviluppo dei fenomeni storici che la spiegano. Questa è la Ventesima edizione della Giornata della Memoria. Non si deve dimenticare il contesto da cui si è circondati segnato da una serie di fenomeni che ci devono far riflettere, quali un crescente antisemitismo, intolleranza, razzismo, xenofobia dilaganti nel nostro Paese, ma non solo. Questi si accompagnano ad una crescita dei movimenti e dei partiti di estrema destra in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Siamo di fronte ad una produzione ipertrofica di memorie che contrasta con un processo chiaro di analisi storica».
Anna Foa, docente di Storia moderna all’università La Sapienza di Roma e grande esperta della Shoah, ha ricordato l’importanza di un’attenta riflessione sul percorso storico di memoria e di denuncia dei fatti accaduti durante la Shoah, facendo notare come non ci sia sempre stata linearità, ma anche periodi di rimozione e silenzio, per poi riemergere con una maggiore consapevolezza in periodi successivi. Ha proseguito parlando della precisa scelta intrapresa dall’Unione Europea in merito alla Giornata della Memoria. «E’ l’unica ricorrenza civile celebrata in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si è scelto di istituire una giornata non sono contro l’antisemitismo, ma che sia un monito contro i razzismi, i genocidi e tutto ciò che si oppone alla democrazia. Il pilastro memoriale scelto dall’Unione Europea è la Shoah».
Gli interventi sono stati intervallati dall’emozionante lettura di alcuni brani di scrittori o testimoni della Shoah a cura di Rosanna Sfragara, attrice veronese.
La registrazione della video-conferenza è visibile sul canale Youtube di ateneo e sulla pagina dedicata alle iniziative di Contemporanea.