Valorizzare il patrimonio shakespeariano locale nel quadro culturale mediterraneo, dall’antichità ai giorni nostri. È questo l’obiettivo della prima edizione della Summer School “SaM – Shakespeare and the Mediterranean” che prenderà il via il 27 luglio fino al 3 agosto, attraverso lezioni, dialoghi, performance teatrali in un dialogo fattivo tra studiose e studiosi, studentesse e studenti, professioniste e professionisti dello spettacolo, docenti, studentesse e studenti delle Scuole d’arte drammatica di tutto il mondo. Si tratta della prima iniziativa organizzata a Verona sul tema delle radici mediterranee di Shakespeare e dei riusi delle sue opere in ambito mediterraneo.
Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno il 4 giugno 2021. La frequenza del corso prevede il riconoscimento di 6 CFU. Tutte le informazioni sono reperibili sulla pagina dedicata al seguente link o scrivendo all’indirizzo e-mail skene@ateneo.univr.it.
Ideata e organizzata dal Centro di ricerca interdipartimentale Skenè dell’università di Verona, la summer school si avvale delle competenze di studiose e studiosi che ne fanno parte parte oltre a quelle di colleghi di altre università e scuole di arte drammatica italiane e straniere, e affronta Shakespeare e il Mediterraneo da una varietà di punti di vista: dagli studi sulle fonti shakespeariane italiane, alle loro elaborazioni nell’ambito dell’informatica umanistica e per la quale al dipartimento di Lingue e letterature straniere è stato conferito il riconoscimento di eccellenza, agli studi sulla performance shakespeariana.
“SaM – Shakespeare and the Mediterranean” si rivolge a studentesse e studenti di laurea magistrale, dottorande e dottorandi, oltre che a studenti dell’ambito delle Performing arts e delle scuole di arte drammatica, a performers professionisti e ad insegnanti della Scuole secondarie di secondo grado. Il corso è, inoltre, accreditato come corso di aggiornamento per docenti. La proposta formativa comprende un’attività didattica intensiva in lingua inglese attraverso lezioni frontali, sia in presenza che online, laboratoriali e workshop specifici per gli studenti nell’ambito delle performing arts.
Il programma. “In questo affascinante e innovativo percorso di formazione -spiega la professoressa Silvia Bigliazzi, coordinatrice dell’iniziativa – ci avventureremo alla scoperta della dimensione veronese e mediterranea di Romeo e Giulietta, a partire dalla discussione di archetipi classici e delle novelle italiane e della loro circolazione in Europa prima di giungere, in traduzione inglese, a Shakespeare. Ci focalizzeremo sulle varianti del dramma shakespeariano nei due così detti ‘cattivo’ (1597) e ‘buono’ (1599) quarto, sulla ricezione e reinterpretazione di questo dramma nella cultura mediterranea, oggi anche in chiave intermediale, con particolare attenzione al cinema e ai nuovi media. Ampio spazio sarà dedicato all’apporto delle digital humanities relativamente a questi argomenti, alla performabilità del testo a teatro, con sperimentazioni sul multilinguismo e su varie tradizioni performative, tra cui la commedia dell’arte”.
La fase conclusiva della Summer School prevede la realizzazione di una “open masterclass / open rehearsal” dei performers che hanno partecipato al workshop attoriale al Teatro Nuovo, con la collaborazione degli studenti universitari, dottorandi ed insegnanti iscritti al corso. Lo scopo è di condividere i risultati raggiunti con la città e di promuovere il dialogo tra formazione universitaria e territorio.
“In quest’ottica – conclude Bigliazzi – la Summer School risponde all’esigenza di collocare Verona al centro di attività di ricerca e formative focalizzate sull’opera shakespeariana in un quadro internazionale, valorizzando specificamente il capitale culturale della città e della sua Università”.