Le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri si arricchiscono di un nuovo tassello. E’ stata, infatti, inaugurata mercoledì 9 giugno, la mostra “Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona”, alla Galleria di arte moderna.
L’esposizione, a cura di Francesca Rossi, direttrice dei Musei civici di Verona, Tiziana Franco, docente di Storia dell’arte medioevale nel dipartimento di Culture e civiltà, e Fausta Piccoli, già docente in ateneo, resterà visibile fino al 3 ottobre ed è uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente ideata per la celebrazione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta e che vede il Comune di Verona e l’università di Verona partecipare, insieme alle città di Firenze e Ravenna, alle attività del “Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Infatti, il Ministro della Cultura Dario Franceschini, impossibilitato a raggiungere Verona per l’inaugurazione, ha trasmesso al sindaco Federico Sboarina un messaggio di sostegno per l’importante risultato raggiunto con la mostra alla Gam, che, come da lui evidenziato, “è uno dei grandi eventi di Dante 2021 che accomunano le tre città dantesche per antonomasia all’intero paese, dove sono centinaia le iniziative in corso per ricordare il Sommo Poeta”.
La mostra costituisce un omaggio all’esilio veronese di Dante e al legame con Verona che, nel corso dei secoli, continuò ad alimentarsi dando origine a una ricca produzione artistica. Il progetto prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, realizzazioni artistiche su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.
Tre disegni di Botticelli. Tra le opere in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett, Berlino. In particolare, ‘Dante e Beatrice. Paradiso II’, è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, che sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.
Percorso espositivo. La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in due nuclei tematici principali. Il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento. Il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto.
L’esposizione è stata presentata dal sindaco e dall’assessore alla Cultura Francesca Briani. Presenti il direttore dei Musei civici Francesca Rossi e per l’Università di Verona Arnaldo Soldani, direttore del dipartimento di Culture e civiltà. Inoltre, le curatrici Tiziana Franco e Fausta Piccoli e Patrizia Nuzzo, curatore responsabile della collezione d’Arte Moderna e Contemporanea.
L’esposizione è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura – Musei Civici, nell’ambito del progetto ‘Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021’, promosso dal Protocollo d’Intesa interistituzionale, cui aderisce l’ateneo, con il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
“Dante a Verona 1321-2021. Il mito della città tra presenza dantesca e tradizione shakespeariana”, è il titolo del catalogo che accompagna la mostra diffusa. Pubblicato da Silvana Editoriale e realizzato con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Verona. Con una nuova formula editoriale, il catalogo scientifico accoglie interventi relativi a tutta la mostra diffusa, comprensiva di contributi di ricerca relativi alle mostre “Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona” alla Galleria d’Arte Moderna e “Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur” al Museo di Castelvecchio, e di schede di approfondimento sui luoghi danteschi presentati nella mappa.
Mostra diffusa. La città scaligera non è semplicemente lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Questa specificità, che la caratterizza rispetto alle altre città dantesche, viene valorizzata attraverso un itinerario cittadino che, tramite l’ausilio di una mappa cartacea appositamente realizzata, porta il visitatore alla riscoperta di 21 luoghi – tra piazze, palazzi, chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio – direttamente legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli ed eredi, e a quelli di tradizione dantesca.
Informazioni sulla mostra nel sito studioesseci.net e sul sito del Comune – area Musei civici
Contributo a cura dell’ufficio stampa del Comune di Verona