Soggetti senza fissa dimora, operatori della ristorazione e di pulizie di strutture sanitarie, lavoratori dei servizi sociali, banchisti di supermercato. Ancora, conducenti di mezzi pubblici ATV e taxi, studenti fuori sede, ricercatori – non medici – ospedalieri, donne con più di 75 anni e uomini con più di 65 anni. Sono questi i soggetti ‘Sentinella’, appartenenti alle categorie di popolazione più a rischio, esclusi però dai programmi di screening già attivi nella Regione Veneto. A loro è stato rivolto lo screening locale avviato con il progetto socio-sanitario ‘Sentinella: identifica – traccia – previeni – cura’, finanziato con la raccolta fondi ‘Aiutiamo Verona’ fatta dal Gruppo editoriale Athesis, nel 2020.
L’intervento, che si è integrato con il programma regionale, ha consentito di identificare 114 persone positive, ognuna delle quali, potenzialmente, avrebbe potuto conteggiare 60/70 persone, accrescendo l’incidenza dei casi registrati a livello cittadino e non solo. Grazie al progetto sono stati sottoposti a controllo periodico con tampone molecolare 1922 soggetti.
I risultati del progetto ‘Sentinella’ di prevenzione Covid sono stati illustrati durante la conferenza stampa del 20 luglio dal sindaco Federico Sboarina. Presenti l’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare, la professoressa Evelina Tacconelli direttrice dell’Unità operativa Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona, Maurizio Cattaneo, direttore del quotidiano L’Arena e l’avvocato Fabio Dal Seno presidente della Fondazione Comunità Veronese. Inoltre, la Pro Rettrice Donata Gottardi e la dottoressa Matilde Carlucci direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Risultati rilevanti. In totale sono stati eseguiti 9797 tamponi ed identificati un totale di 114 soggetti prevalentemente asintomatici positivi con una prevalenza generale di nuovi casi del 11,6%. Di questi, un paziente è stato ricoverato presso l’Unità di Malattie Infettive dell’Ospedale di Borgo Roma. Nei 350 soggetti senza fissa dimora sono stati effettuati 541 tamponi molecolari che hanno identificato 45 individui asintomatici positivi con una prevalenza del 12,8%. Nelle altre categorie incluse in Sentinella la prevalenza più elevata di asintomatici positivi è stata rilevata nei banchisti di supermercato (9,7%) e negli operatori delle pulizie dell’Azienda Ospedaliera (8,1%).
Tra i 69 pazienti in quarantena, non appartenenti alla categoria dei senza fissa dimora, 53 sono stati contattati per un primo supporto psicologico con modalità telematica e per valutare la presenza di un eventuale disagio psicologico o patologia psichiatrica. Tra i soggetti valutati, 10 presentavano un disagio psicologico clinicamente significativo (18,9%). A tali soggetti è stato offerto un supporto psicologico più strutturato, attraverso un modello di intervento psicosociale sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, chiamato Self Help Plus (SH+).
Campione esaminato e punti tampone. La coorte Sentinella ha incluso nei 6 mesi di studio 1922 individui: 853 donne; età media 48 anni, range 31 – 65); 350 senza fissa dimora, 260 ricercatori, 246 addetti alle pulizie della struttura sanitaria, 211 uomini con età maggiore di 65 anni, 199 autisti, 181 lavoratori dei servizi sociali, 138 studenti, 99 donne con età maggiore di 75 anni, 62 banchisti di supermercato, 59 addetti alla ristorazione dell’azienda ospedaliera, 43 tassisti e 74 persone appartenenti a categorie quali lavoratori presso fast-food, estetisti e parrucchieri.
I partecipanti sono stati seguiti per un periodo di circa 6 mesi, mediante l’esecuzione del tampone molecolare, con cadenza regolare ogni 3 settimane, e sierologico (anticorpi AntiSpike) al primo contatto e all’ultimo.
Il tampone è stato effettuato in 4 ambulatori sul territorio: due gli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, uno al Distretto Sanitario di Borgo Venezia ed il quarto al Tempio Votivo vicino alla stazione FS per i senza fissa dimora e per acconsentire ai tassisti una comoda fermata durante l’orario di lavoro.
Per andare incontro alle esigenze degli autisti dei mezzi pubblici, è stato inoltre allestito e gestito un ambulatorio con attività giornaliera presso la sede centrale. Inoltre, per i soggetti con particolari difficoltà a recarsi presso gli ambulatori dedicati, è stato messo a disposizione un servizio con l’esecuzione del tampone direttamente presso il domicilio.
Screening persone senza fissa dimora. La cooperazione tra il Comune e la Caritas ha permesso l’attuazione di un servizio unico in tutta Italia, dedicato ai soggetti senza fissa dimora i quali, come ogni anno, all’inizio della stagione invernale richiedono di poter essere ospitati nei centri di accoglienza della città.
Nell’ambito del progetto è stato attivato un ambulatorio alla sede del Tempio Votivo in piazzale XXV Aprile, negli spazi dello Sportello Unico Accoglienza, punto unico di accesso delle persone per una valutazione all’inserimento negli asili notturni cittadini, sia pubblici che in convenzione.
L’ambulatorio è rimasto attivo dal 30 novembre 2020 fino allo scorso 30 giugno, garantendo le sue funzionalità nei giorni ed orari di apertura del suddetto Sportello Unico Accoglienza. Nello specifico per 5 giorni settimanali, nelle mattine di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì.
In questo periodo tutte le persone che hanno beneficiato di un’accoglienza nelle strutture notturne hanno effettuato un tampone, sia rapido che molecolare, per l’identificazione precoce dell’eventuale infezione e per permettere l’attivazione di percorsi di accoglienza alternativi, in isolamento fiduciario, in caso di positività.
Al servizio fornito dal progetto ‘Sentinella’ è stato infatti abbinato, per le persone riscontrate positive al test, un servizio di trasporto in sicurezza, mediante convenzione del Comune di Verona con RadioTaxi. Il tutto per un inserimento immediato nel Centro covid della persone senza dimora, attivato nell’ambito di un protocollo di intesa, promosso dall’Amministrazione comunale e sottoscritto, dalla Diocesi di Verona, dalla Prefettura, dall’Az. ULSS 9 e dall’Università di Verona.
Il servizio del progetto ‘Sentinella’ per la popolazione senza dimora ha somministrato 545 tamponi, rapidi e molecolari, 350 dei quali su nuovi ingressi ed il restante nei casi di riaccoglienza, trasferimenti di struttura e monitoraggio di eventuale cluster evidenziatesi nelle strutture. Il progetto ha permesso di intercettare 45 persone positive e consentirne il conseguente isolamento in sicurezza.
“Orgoglioso di essere il sindaco di questa città e dei suoi cittadini – dichiara Sboarina –, che hanno immediatamente risposto all’appello sostenendo economicamente questo importante progetto socio-sanitario. Un plauso anche per le tante istituzioni pubbliche e private che hanno fatto rete, generando un sostegno utile e concreto alla comunità veronese per la tutela della salute. Quando ci sono risultati di questo tipo, nulla viene per caso. Perché sinergia, gioco di squadra, fare sistema, non sono parole vuote, ma l’essenza di interventi come questo, volti a costruzione il bene e il meglio per Verona e i suoi cittadini. Grazie alla sentita partecipazioni di un’intera comunità è stato reso possibile un progetto unico in Italia, un importante strumento di prevenzione su cui la nostra comunità ha potuto contare. Un lavoro di squadra che restituisce risultati importanti, un metodo che continueremo a portare avanti per il bene del nostro territorio”.
“Il personale infermieristico e medico dedicato all’iniziativa – sottolinea l’assessore Maellare – ha dimostrato un’estrema sensibilità ed attenzione nei confronti di chi versa in condizione di grave marginalità e che, nel periodo invernale in piena emergenza pandemica si è rapportato con i servizi di accoglienza. Il sistema di gestione del progetto ha dimostrato grande elasticità al fine di armonizzarsi e rendere un servizio funzionale con l’organizzazione dei servizi di accoglienza”.
“Oggi arriviamo al coronamento – precisa il direttore de L’Arena Cattaneo – di una promessa che avevamo fatto a tutti coloro che hanno effettuato donazioni attraverso la raccolta fondi ‘Aiutiamo Verona’ fatta dal Gruppo editoriale Athesis, nel 2020.
Un bell’esempio di città solidale e unita, che ha reso possibile il raggiungimento di questi importanti risultati. Serve il gioco di squadra, come ha messo in campo la Nazionale di Mancini e che valso la recente vittoria agli Europei. L’Arena ha fatto questo gioco di squadra con la città, per essere più di un giornale, ma una realtà viva che ha concretamente lavorato per il bene della comunità veronese”.
“Il progetto ‘Sentinella – spiega Del Seno – è nato attorno all’emergenza pandemica, proprio nei primi mesi del 2020. Attraverso la raccolta fondi è stata raggiunta la cifra di 2.017.000 euro, da oltre 6 mila donazioni. Le prime donazioni effettuate hanno riguardato 1.270.000 euro destinati al sostegno delle attività effettuate negli ospedali cittadini; 15 mila euro per supportare le spese asili nido del personale sanitario; 9 mila euro riconosciuti all’associazione Famiglia e Comunità di Grezzana, che si è occupata di ospitare, nel post fase acuta, i malati covid appartenenti alle categorie più fragili. Per quanto riguarda il progetto di ricerca per monitorare la diffusione del virus sono stati complessivamente destinati 700 mila euro. Mentre restano ancora disponibili sul fondo, per ulteriori iniziative, 23.218 euro”.
“Il Covid ha fatto emergere il meglio di tantissime persone – evidenzia Tacconelli –. Grazie alla collaborazione di istituzioni, realtà imprenditoriali e cittadinanza è stato reso possibile un progetto che non definirei solo di ricerca, ma di vero e concreto aiuto socio-sanitario. Una iniziativa unica nel suo genere, che ha riscontrato il positivo riconoscimento di tutta la popolazione ‘Sentinella’ direttamente coinvolta. Tutto il personale sanitario interessato dal progetto è stato felice di aver contribuito concretamente ed ulteriormente al bene della comunità, con una particolare attenzione ai suoi soggetti più fragili. L’intervento, infatti, si è integrato nella programmazione regionale di Fase 3 ed in particolare è stato rivolto a popolazioni cosiddette “sentinella”, composta da soggetti senza fissa dimora, operatori della ristorazione e di pulizie di strutture sanitarie, lavoratori dei servizi sociali, banchisti di supermercato. Ancora, conducenti di mezzi pubblici ATV e taxi, studenti fuori sede, ricercatori – non medici – ospedalieri, donne con più di 75 anni e uomini con più di 65 anni.
Per tutti i soggetti risultati positivi asintomatici o paucisintomatici, posti in isolamento domiciliare fiduciario secondo le direttive regionali, hanno usufruito delle consulenze telefoniche da parte di uno specialista in Malattie Infettive. Inoltre, il team multidisciplinare di Sentinella ha fornito un sostegno psicologico strutturato con specialisti per via telematica. In caso di prolungata positività al tampone molecolare in assenza di sintomi, ai lavoratori è stata offerta una consulenza con un medico specialista in Medicina del Lavoro”.
Contributo a cura dell’ufficio stampa del Comune di Verona