Si è a lungo dibattuto su come l’emergenza sanitaria da Covid-19 abbia fatto emergere fragilità educative e pedagogiche presenti nella scuola già prima della pandemia e, ora più che mai, si impongono interventi per garantire il benessere educativo e psicologico tramite azioni concrete. Per questa ragione, la senatrice Vanna Iori, docente di Pedagogia all’università Cattolica di Milano, ha promosso una proposta di legge sul tema della figura degli educatori, il ddl 2313, che verrà da lei approfondito in ateneo lunedì 22 novembre, alle 14, nell’aula C del Silos di Ponente, nell’incontro dal titolo “Educatori e pedagogisti nelle scuole polo per lo sviluppo della comunità educante”.
Il disegno di legge istituisce le scuole polo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante che si fondi sul lavoro sinergico del personale docente, del dirigente scolastico e di specifiche figure professionali con le competenze necessarie. Nell’ambito pedagogico-educativo saranno presenti i profili dell’educatore e del pedagogista per prevenire e recuperare i fenomeni di fragilità e vulnerabilità sociale ed educativa, mentre in quello psicologico, la figura dello psicologo potrà fornire un supporto rivolto al personale scolastico, agli studenti e alle famiglie, per rispondere ai disagi derivati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, ma anche avviare un sistema di supporto psicologico per contrastare l’insorgere di malessere psico-fisico tra gli studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
“La rilevanza dell’evento è collegata con il processo di professionalizzazione che ha interessato negli ultimi anni il profilo dell’Educatore socio-pedagogico e del Pedagogista sul piano legislativo. Profili professionali che il dipartimento di Scienze umane accompagna nel percorso di formazione sin dal suo nascere”, spiega Paola Dusi, presidente del collegio didattico di Scienze pedagogiche nel dipartimento di Scienze umane di ateneo e moderatrice l’incontro. “In particolare, lo scorso 27 ottobre è stato emanato il decreto attuativo previsto dall’art.33/bis del D.L. 104 -14.8.20 a firma congiunta dei ministri Roberto Speranza e Maria Cristina Messa, nel quale sono definiti il ruolo e le funzioni svolte dagli educatori socio-pedagogici nei contesti sanitari. Dopo anni di impegno, è stata riconosciuta e normata la specificità di tale figura professionale anche negli ambiti socio-assistenziale, socio-sanitario e della salute: quella “pedagogica nelle sue declinazioni sociali, della marginalità, della disabilità, e della devianza”, come indicato nell’articolo 33/bis delle legge 104/2020”.
Un contributo decisivo nel processo di riconoscimento professionale per tali figure, per il quale un ruolo centrale è stato svolto proprio da Vanna Iori, in collaborazione con Giorgio Crescenza, membro del Consiglio superiore della Pubblica istruzione, con le associazioni professionali degli educatori e dei pedagogisti e con il mondo accademico.
Dialogheranno con la senatrice Vanna Iori, Luigina Mortari, docente di Pedagogia generale e sociale dell’ateneo e presidente di Indire, Massimiliano Fiorucci, direttore del dipartimento di Scienze della formazione dell’università Roma Tre e presidente Siped, Società italiana di Pedagogia, Silvana Calaprice, docente del dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’università di Bari Aldo Moro e presidente Conclep, Coordinamento nazionale dei presidenti dei corsi di laurea per Educatore socio-pedagogico e Pedagogista, Maurizio Fabbri, direttore del dipartimento di Scienze della formazione dell’università di Bologna, Domenico Simeone, preside della facoltà di Scienze della formazione dell’università Cattolica del Sacro Cuore, e Giorgio Crescenza, docente di Storia della pedagogia dell’università di Roma Sapienza.
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