“Statistica: principi e metodi. Terza edizione” del 2017, edito da Pearson, è uno dei testi universitari, non solo di statistica, più venduti in Italia. Tra i suoi autori, oltre a Giuseppe Cicchitelli, che ne ha curato le edizioni precedenti ed è stato docente di Statistica dell’Università di Perugia, e a Pierpaolo D’Urso, docente di Statistica dell’Università La Sapienza di Roma, c’è anche Marco Minozzo, docente di Statistica dell’ateneo scaligero. Il successo di quest’ultima edizione del manuale si deve, oltre che al miglioramento dell’intera opera, anche all’ampliamento di alcune parti del libro e alla creazione di una piattaforma online con esercizi interattivi. Nel 2021 è uscita sul mercato anche la versione in lingua inglese, e tra qualche mese verrà pubblicata la quarta edizione in lingua italiana.
“Il testo è l’evoluzione di un manuale che esisteva già in Italia – ha spiegato Minozzo – scritto da Cicchitelli negli anni ’70 che, dopo vari miglioramenti avvenuti nel corso degli anni, ha deciso di rinnovarlo e di ampliarlo in collaborazione con altri colleghi. Il manuale è rivolto a studenti universitari soprattutto di ambito economico e sociale, che abbiano alcune basi matematiche nella loro formazione. Il manuale è poi accompagnato da una piattaforma online, messa a disposizione dalla casa editrice, che contiene la versione elettronica del libro per una lettura vocale e facilitata, le soluzioni di una serie di esercizi, ed altri esercizi interattivi che forniscono feedback allo studente.
Perché studiare Statistica? Secondo Minozzo “viviamo in un’era in cui è indispensabile saper leggere i dati e saperli analizzare per estrapolarne le informazioni più importanti. Questo è quello che fa la Scienza dei dati.” Nel 2008 nasce, possiamo dire quasi “ufficialmente”, la parola “Data science” per indicare la scienza che si occupa dell’analisi dei dati. Qualche decennio prima veniva utilizzata in ambito informatico, oggi, invece, ha una connotazione legata alla statistica. Tanto per fare un esempio che tutti conoscono, i social network come Facebook, ad esempio, basano il loro modello di business su questo tipo di attività: dalla enorme quantità di informazioni statistiche sugli utenti in loro possesso, estraggono informazioni e previsioni sui mercati che poi vendono alle aziende.
L’appuntamento con i racconti della ricerca in Univr prosegue nelle prossime settimane con la pubblicazione di un nuovo video sulla pagina dedicata del sito www.univr.it