Dalla politica dell’identità e dei ruoli di genere ai privilegi e all’esclusione. Come vediamo il genere e la sessualità e come queste idee si intrecciano con la nostra cultura. Questi sono i temi della mostra “Queer. Una storia per immagini”, realizzata con tavole tratte dall’omonimo libro di Meg John Barker e Jules Scheele (Fandango Libri, 2021) e inaugurata venerdì 13 maggio, alla presenza delle traduttrici del volume, Beatrice Gusmano e Matu D’Epifanio. L’evento rientra nelle attività organizzate dal dipartimento di Scienze umane per celebrare i 10 anni del centro Politesse – Politiche e teorie della sessualità. La mostra, sarà visitabile in Biblioteca Frinzi fino al 13 giugno.
“Questa mostra è stata organizzata all’interno dell’evento “Portǝ apertǝ”, organizzato in prossimità del 17 maggio, giornata Internazionale contro l’omolesbobitranspanintersexfobia, per celebrare i 10 anni del centro ricerca Politesse” ha spiegato Lorenzo Bernini, docente di Filosofia politica nel dipartimento di Scienze umane e direttore di Politesse. “La mostra espone alla biblioteca Frinzi, alcune tavole del libro Queer, una storia per immagini di Meg John Barker e Jules Scheele. Le teorie queer sono pensieri di movimento, ma anche teorie accademiche, molto complesse. Ci è sembrato interessante mostrare come alcuni concetti molto complicati possono essere veicolati in modo semplice ma non semplicistico, attraverso illustrazioni accattivanti. Lo scopo”, ha concluso, “è quello di offrire agli studenti che frequentano la biblioteca ma anche a tutta la cittadinanza di Verona, uno spazio di riflessione che sia anche leggero e divertente su temi come quello del sesso, del genere e della sessualità che sono di centrale importanza nel dibattito politico contemporaneo”.
La mostra propone un’esplorazione nel campo degli studi di genere, intersex, femministi, transfemministi, queer e sulla sessualità. Al primo piano vengono proposte quattro focus tematici sull’intersezionalità, sulla scienza, sugli stereotipi e sui rapporti tra identità, comunità e movimenti. Dal piano terra al terzo piano, attraverso le tavole tratte dal libro, il percorso espositivo presenta il contributo di autrici e autori fondamentali. Sono inoltre esposti alcuni dei libri citati nel volume, insieme a quelli della collana del Centro di ricerca PoliTeSse per le Edizioni ETS di Pisa.
“Ci siamo conosciute nei percorsi femministi e transfemministi”, hanno esordito le due traduttrici. “Il libro ha molto seguito in Inghilterra ed è molto emozionante perché attraverso il disegno di un fumetto si sdrammatizzano le teorie queer. È didascalico ma suscita interesse sia per i disegni sia per il linguaggio semplice. Il metodo di presentare teorie un po’ più accademiche attraverso un disegno ha avuto successo. Durante il lavoro di traduzione”, precisano, “abbiamo avuto delle discussioni su alcuni termini e su alcune teorie che non sono ancora state tradotte, e quindi ci siamo trovate a decidere per prime come tradurre. Ciò su cui non abbiamo avuto bisogno di discutere è stato il metodo di rivedere sempre tutto assieme”.