Nel 1996 prende avvio il progetto. Quell’anno nasce, grazie a Federico Schena e Fabio Ferrari, ex rettore dell’Università di Trento, un Centro di caratura europea che unisce la vocazione universitaria allo sport, coinvolgendo in prima battuta gli Atenei di Trento,
Verona e Brescia e successivamente quello di Udine. Da subito il Centro presenta una dimensione interuniversitaria, con il connubio formazione accademica e sport, anticipando di qualche anno quelle che verranno denominate le Scienze Motorie.
Lo sviluppo successivo interessa la Bioingegneria e appunto le Scienze Motorie, per arrivare in poco tempo alla ricerca nell’ambito del movimento umano in tutte le sue declinazioni.
La sede scelta da Ferrari è la città di Rovereto e da subito è forte l’interazione con il Comune e la realtà trentina limitrofa. Alla dimensione interuniversitaria si affianca la reciprocità con il territorio.
Nei primi anni, il Centro individua nelle attività in montagna un ambito specifico che lo caratterizza a livello nazionale ed internazionale, con l’attuazione di linee di ricerca scientifiche e laboratori per gli sport di montagna. In questo contesto, attraverso la collaborazione con la Federazione Italiana degli Sport Invernali, prendono vita le prime attività agonistiche di livello olimpico, come l’importante progetto Rovereto-Torino 2006 per i XX Giochi Olimpici Invernali.
L’attenzione precipua verso la montagna trova una evidenza ancora più forte nella scelta del 2010. L’Università di Trento, che non ospitava ancora la facoltà di Scienze Motorie, chiede all’Ateneo scaligero di farsi carico delle attività del Centro con piena responsabilità. Verona ci crede e ci investe.
Dal 2010 il Centro CeRiSM – Sport, Montagna e Salute – è un Centro dell’Università di Verona.
Alla montagna e allo sport si uniscono le discipline delle Scienze Motorie e Sportive. Si sviluppano e si arricchiscono così ulteriormente gli studi e le ricerche teoriche, laboratoriali e in ambiente naturale, individuando anche gli ambiti dell’esercizio fisico e della salute accanto a quelli sportivi. A queste aree, si aggiunge anche un terzo filone: una attenzione alle attività tecnologiche e industriali nel mondo dello sport. E, rispetto a questo, le collaborazioni sono innumerevoli in Trentino, in Veneto e in ambito internazionale. Le aziende trovano nel Centro una struttura di ricerca in grado di dare risposte puntuali e tempestive alla crescita di un segmento molto importante dello sport, come l’abbigliamento e le calzature.
A completare, e non da ultima, la crescita del Centro c’è l’attività didattica. A partire dall’anno accademico 2017/2018 nasce la laurea magistrale inter-ateneo Verona-Trento in Scienze dello sport e della prestazione fisica con il curriculum unico al mondo dedicato allo Sport di montagna. L’università trentina rinnova così l’interesse, quell’interesse nato nel ‘96, verso il CeRiSM e le Scienze Motorie.
L’attenzione al territorio si esplicita altresì attraverso seminari, corsi di formazione, aggiornamento e promozione dedicati alla popolazione anziana e con patologie croniche, fornendo al mondo dello sport anche una apprezzata attività medica.
L’interesse per le attività e gli ambiti di montagna si caratterizza anche per il convegno “Sport, giovani e montagna”, a cadenza biennale, che dal 2009 accende a Rovereto i riflettori sulla divulgazione scientifica e sui temi dello sport, della prestazione fisica e dell’attività in ambiente naturale e montuoso. Si tratta del Convegno tematico più longevo in questo ambito.
L’iniziale interazione con il Comune di Rovereto ha posto le premesse affinché il CeRiSM venisse coinvolto in uno dei più grandi progetti cittadini: il Progetto Manifattura. Le attività del Centro sono state da subito un terreno fertile, attenzionato da Comune e Trentino Sviluppo per un allargamento dell’ambito delle attività e per la costruzione di un contesto unico per la didattica e la ricerca.
La disponibilità delle aule dal 2018/19 per il corso di laurea magistrale inter-ateneo ora si amplia con una nuova sede nel contesto “Ambito B” del Progetto Manifattura. L’ambizione è condivisa: creare e dare spazio adeguato a un Centro di eccellenza e creare al contempo le condizioni per una interazione del Centro con tutte le realtà di ricerca, tecnologiche e industriali coinvolte nel Progetto Manifattura. Trentino Sviluppo ha permesso tutto questo con l’adattamento degli spazi “Ambito B” in tempi rapidissimi e nonostante il Covid.