Da martedì 20 a venerdì 23 settembre esperte ed esperti in materia di farmacovigilanza si sono dati appuntamento al Polo Zanotto dell’università di Verona per il meeting annuale dell’International Society of Pharmacovigilance, Isop. Oltre 500 addette e addetti ai lavori provenienti da 70 Paesi faranno il punto sulle buone pratiche e le opportunità che la ricerca offre per affrontare le sfide future in ambito di sicurezza di farmaci e vaccini. La 21esima edizione del convegno avrà come tema “Una nuova era della farmacovigilanza: sfide e opportunità”. L’appuntamento è promosso da Isop con il coordinamento scientifico di Gianluca Trifirò, docente di Farmacologia del dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell’università di Verona. Il comitato organizzatore locale è composto da docenti e ricercatori di ateneo, dai referenti del settore per la Regione Veneto e da esperte ed esperti provenienti dalle agenzie regolatorie e da istituzioni accademiche e sanitarie nazionali.
Il programma. L’evento si aprirà il 20 settembre con una giornata di formazione dedicata al personale recentemente inserito nelle attività di farmacovigilanza per fornire alle nuove professioniste e ai nuovi professionisti del settore concetti base di farmacovigilanza e farmacoepidemiologia. Il convegno proseguirà nelle giornate successive con gli interventi di relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, dai settori sanitari, dalle agenzie regolatorie Aifa ed Ema, dalle organizzazioni scientifiche e dalle industrie farmaceutiche. Relatrici e relatori faranno il punto su sicurezza di farmaci e vaccini nell’ambito della pandemia Covid-19, sulla corretta comunicazione del rischio, sul ruolo di intelligenza artificiale, machine learning e big data, e sul tema della prevenzione degli errori terapeutici con l’obiettivo di ottimizzare la valutazione del profilo beneficio-rischio dei farmaci utilizzati in tutto il mondo.
L’International Society of Pharmacovigilance, ISoP, è una società indipendente e senza scopo di lucro che mira a promuovere in tutti i paesi una migliore conoscenza e uno studio sempre più rapido e approfondito dell’uso sicuro ed efficace dei medicinali.
Verona riferimento nazionale per la farmacovigilanza. La pandemia Covid-19 ha messo in evidenza l’importanza diretta della farmacovigilanza e di una corretta comunicazione del rischio durante un’emergenza sanitaria globale. Da anni la sezione di Farmacologia dell’ateneo porta avanti attività e progetti regionali, nazionali e internazionali nell’ambito della farmacovigilanza che riguardano, ad esempio, i farmaci biologici, l’aspetto regolatorio, l’informazione e la formazione in materia di farmacovigilanza, sia in ambito locale che internazionale, e i vaccini.
In particolare, dal 2021 è attivo il progetto internazionale sul monitoraggio delle reazioni avverse da vaccini contro il Covid-19, “Covid Vaccine Monitor”, che è stato finanziato dall’European Medicines Agency. Il network italiano “ilmiovaccinocovid19 collaborating group” è coordinato da Gianluca Trifirò e si occupa di una delle attività più rilevanti del progetto: il monitoraggio degli effetti dei vaccini in coorti speciali, come donne in gravidanza e in allattamento, bambini e adolescenti, pazienti con storia di Covid-19, pazienti con storia di allergie e immunocompromessi, in 10 Paesi europei.
La sezione di Farmacologia è anche sede del Centro regionale di Farmacovigilanza della Regione Veneto, diretto dal docente di ateneo Ugo Moretti, che coordina le attività dei responsabili locali di farmacovigilanza della Regione e collabora con Aifa e gli altri Centri regionali per svariate attività riguardanti la sicurezza dei farmaci.
Tra gli obiettivi della sezione va ricordato l’impegno nella formazione dei professionisti del settore, grazie al master di secondo livello in “Farmacovigilanza, Farmacoepidemiologia, Farmacoeconomia e Real World Evidence”. Questo master nasce dall’esigenza di formare neolaureati e professionisti che operano nel mondo del farmaco, pubblico e privato, su discipline quali farmacovigilanza, farmacoepidemiologia e farmacoeconomia e sull’analisi dati di real world per generare evidenze su pattern d’uso, sicurezza, effectiveness e costo-efficacia di farmaci e vaccini nel mondo reale. Le edizioni completate finora sono 15, sono disponibili 80 posti e ad oggi vengono offerti due distinti percorsi didattici: uno orientato a farmacovigilanza e discipline regolatorie, un altro a farmacoepidemiologia, farmacoeconomia ed in generale analisi di real world data.