Domenica 26 marzo, dalle 8 alle 14, si terrà l’edizione numero dieci di Run for Science, Corri per la Scienza, che porta sulle strade di Verona oltre 100 corridori in tre diversi percorsi di 10, 21 e 60 km.
Il progetto di ricerca, ideato e sviluppato dal dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’università di Verona con il coinvolgimento di numerosi atenei nazionali e internazionali (Brescia, Milano, Roma, Torino, Bourgogne Franche-Comté), rappresenta il più grande e importante evento scientifico dedicato all’endurance e alla corsa. La manifestazione vede il patrocinio e il fattivo supporto organizzativo del Comune di Verona.
Le ricercatrici, i ricercatori coinvolti nella ricerca sono coordinati da Federico Schena, delegato allo Sport dell’università di Verona, da Cantor Tarperi, docente di Tecniche e metodologie dell’allenamento, e da Luca Dalle Carbonare, direttore della Scuola di Medicina dello Sport dell’ateneo scaligero.
Attraverso il coinvolgimento di runners amatoriali e professionisti che corrono per dare un contributo alla conoscenza si indagano i benefici e le modificazioni indotte dallo sforzo per approfondire a livello scientifico molteplici aspetti correlati alla corsa. I diversi gruppi di ricerca universitari impegnati realizzano analisi multidisciplinari, relazionando risultati per scoperte scientifiche altrimenti impossibili.
Numerose le novità in programma per la decima edizione.
Run for Science 2023 si amplia a tre distanze (10, 21, 60 km) tutte sul classico percorso a circuito: da Scienze Motorie a Montorio e ritorno. La diversa durata diventa il contesto che permette di coinvolgere nuove realtà con progetti scientifici specifici per valutare le differenti capacità di resistere alla fatica in atleti giovani, atleti seniores e nei professionisti della Nazionale italiana di ultramaratona.
Gli amatori affezionati di Run for Science correranno la classica mezza maratona, che si caratterizza sostanzialmente per esperienza maturata e capacità di sostenere la fatica attraverso l’adozione di una andatura regolare. Run for Science rappresenta per loro da tempo un punto di incontro di sport, ricerca e salute.
La collaborazione con i giovani talenti italiani e burundesi del Tuscany Camp. Da un anno e mezzo Scienze Motorie collabora con il Tuscany Camp di Siena, un centro di eccellenza dove campioni affermati si allenano supportati da uno staff di alto livello, sotto la guida dell’allenatore Giuseppe Giambrone. I giovani talenti, dai 13 ai 30 anni, sono monitorati dagli esperti di Scienze Motorie per valutare i valori fisiologici e prestativi di atleti proiettati al professionismo. Domenica correranno i 10 km, in una prova-test per verificare la velocità utile per affrontare corse più lunghe e un banco di prova per valutare il proprio stato di forma.
Il coinvolgimento della Nazionale italiana di ultramaratona. Una occasione scientifica preziosa resa possibile dalla collaborazione con la Federazione Italiana di Atletica Leggera (F.I.D.A.L.) con la presenza degli atleti esperti che correranno i 60 km.
Special Run. Di particolare valore la partecipazione all’evento dell’ASD Pindemonte Verona Atletica con i suoi atleti del Progetto Special che dà l’opportunità alle persone con disabilità intellettiva di allenarsi e gareggiare nel mondo dell’atletica leggera e della corsa. Nella giornata dell’evento, i ragazzi e le ragazze del Progetto Special avranno modo di correre una mille metri assieme agli ultramaratoneti professionisti.
Il tema scientifico della decima edizione sarà la fatica, mentale e muscolare, indagata nei suoi meccanismi neuromuscolari e fisiologici. La resistenza alla fatica è una questione importante nelle corse di media e lunga distanza. L’affaticamento muscolare è definito “come perdita di forza: decremento nella capacità di produrre un movimento”. Correre in condizioni di alto carico cognitivo può aiutare? Quali sono le strategie che permettono di non incrementare la percezione dello sforzo? La fatica può diventare uno stimolo?
Il protocollo scientifico 2023. I runners si sottoporranno a misure antropometriche (peso, altezza, composizione corporea) cognitive (valutazione mediante quesiti o sistemi informatici), condizionali (forza, elasticità, sensibilità), funzionali (dispendio energetico, precisione) e organiche (prelievo di sangue) prima e appena dopo la corsa. Verranno proposti test incrementali a carico costante e crescente con il fine di valutare l’ossidazione dei grassi, l’utilizzo dei carboidrati, il costo energetico della corsa, le soglie metaboliche e la potenza aerobica.
Contributo Scienze motorie