EXTRA sci-fi festival Verona, in collaborazione con il Trieste Science+Fiction Festival e con il sostegno dei media partner i400Calci e Heraldo, dedica un’intera giornata al tema distopie e lo fa al polo Santa Marta dell’università degli studi di Verona.
Giovedì 30 marzo all’università degli studi di Verona, in aula SMT 11 polo Santa Marta – via Cantarane 24, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, si svolge la Giornata di studi dal titolo “Fahrenheit 2023: viaggio nelle culture distopiche dei Paesi di lingua inglese”, grazie al patrocinio del dipartimento di Lingue e letterature straniere. Ingresso libero, per partecipare è consigliata l’iscrizione al link https://forms.gle/XzCpuMUNy4LzrPbdA
Ad un panel di carattere accademico-scientifico del mattino (9.30-13.00), segue una discussione con interventi di tono più divulgativo nel pomeriggio (15.00-18.00). Per gli studenti e studentesse di Scienze della comunicazione e del corso magistrale in Editoria è possibile avere 1 credito formativo previa partecipazione con rilevazione firma all’entrata e all’uscita e relazione finale da inviare a valentina.romanzi@univr.it.
«La giornata di studi dal titolo “Fahrenheit 2023. Viaggio nelle letterature distopiche anglo-americane” si propone di avviare un dialogo tra studiosi e appassionati su uno degli ambiti culturali più significativi della contemporaneità occidentale – spiega Enrico Botta, docente di Letteratura americana all’ateneo scaligero –. Inserito all’interno di un progetto molto più ampio e articolato incentrato sulla fantascienza, l’evento cercherà di esplorare le differenti declinazioni con cui il tema della distopia è stato sviluppato nel corso dei secoli e vagliare come esso abbia sempre avuto un forte impatto politico e ideologico sia sulla definizione dei valori esistenziali degli individui sia sui processi decisionali delle comunità.»
Intervengono al mattino Chiara Battisti dell’università di Verona con “Coincidentia Oppositorum. Utopia e distopia in Aldous Huxley”, Enrico Botta dell’università di Verona, “Con vela e timone datemi una nave e lasciatemi partire per il Brasile soave: Utopie e distopie confederate”, Beatrice Melodia Festa dell’università di Bari e università di Verona, con “Identità nera, tecnologia e Postumano nel futuro distopico di Black Panther (2018)”, Anna De Biasio dell’università di Bergamo con “La violenza delle donne negli adattamenti di The Handmaid’s Tale: Distopia o utopia?”, Serena Demichelis dell’università di Verona, “Another person of the same name: Note sulla natura perturbante del personaggio distopico”, Valentina Romanzi dell’università di Verona, “Amore proteiforme: Metamorfosi postumane in Così si perde la guerra del tempo”.
Seguono nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 i seguenti interventi: Valeria Franceschi dell’università di Verona con “Agentività femminile nell’universo distopico: Il linguaggio dell’oppressione e della sovversione in Vox e in Ragazze Elettriche”, Sara Corrizzato e Silvia Cavalieri dell’università di Verona, “Esiste davvero Gotham city? La costruzione del discorso di Edward Nygma come antidoto alla distopia sociale”, Dora Renna dell’università di Ferrara, “You know, hope is a mistake: Un’analisi linguistica e multimodale della distopia ambientale in Mad Max”, Gabriele Ferrari, critico e giornalista cinematografico del magazine online i400Calci, con “L’anno che verrà (ma preferiremmo di no): Storia delle distopie al cinema”, e Marco Sommariva, scrittore, con “Ombre dal futuro: 350 anni di letteratura distopica”.
«I motivi per cui le utopie si trasformano in distopie sono sostanzialmente due: l’utopia parziale e l’utopia statica. Le utopie parziali sono quelle che costruiscono società egualitarie e felici, ma delimitate, coinvolgono solo specifici territori o tipologie di abitanti. Anzi spesso occultano sfruttamenti esterni crudeli e violenti. L’utopia statica ci riporta invece alla necessità di porre in discussione costantemente il sistema di regole su cui una società si basa. A capire che sistemi di regole resisi necessari nelle emergenze devono essere abbandonati e ridiscussi appena possibile.» (Domenico Gallo, dalla prefazione a “Ombre dal futuro” di Marco Sommariva, Malamente 2022).
Appuntamento poi per l’ultimo fine settimana al cinema, venerdì 31 marzo e sabato primo aprile, al Cinema Teatro Nuovo San Michele, in via Vincenzo Monti 7c – San Michele Extra (Verona). Biglietto singolo 6.50€, giornaliero 10€. Proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano. In tutte le giornate sarà presente un banco di libri in tema a cura di Pagina Dodici e Libreria del Novecento. Sabato primo aprile, tra le due proiezioni, sarà possibile degustare cibo terrestre a cura di Tabulè.
Illustrazione di Jazz Manciola | https://extrascififestival.it