Maria Paola Bonacina, docente del dipartimento di Informatica dell’ateneo, ha vinto un Amazon Research Award (Ara) nella categoria ragionamento automatico, con un progetto intitolato “Advances in Conflict-Driven Satisfiability Modulo Theories and Assignments”.
Bonacina studia diversi problemi nell’area del ragionamento automatico, tra cui quello della soddisfacibilità modulo teorie (Smt). Per questo problema ha introdotto il metodo Cdsat (Conflict-Driven Satisfiability), con Stéphane Graham-Lengrand e Natarajan Shankar dell’Sri International. Una caratteristica chiave di Cdsat è che esegue inferenze complesse e, quindi, costose in termini di risorse, solo per risolvere conflitti tra le formule da soddisfare e il modello candidato, cioè la soluzione che la procedura sta incrementalmente costruendo. Il progetto finanziato dall’Amazon Research Award estende questo nuovo metodo a teorie che condividono simboli e a problemi con quantificatori, due sfide affascinanti e di grande impatto sulle applicazioni.
“Da alcuni anni Amazon ha riconosciuto l’importanza strategica del ragionamento automatico e vi sta investendo in modo massiccio, assumendo esperti e finanziando progetti – commenta la docente -. Questo premio è uno splendido risultato perché porta qui a Verona le risorse di Amazon, permettendo di avanzare le ricerche in ragionamento automatico”.
“Quando oggi si parla di intelligenza artificiale – aggiunge la docente – si fa per lo più riferimento a metodi basati sull’apprendimento automatico (“machine learning”) che, in realtà, è soltanto una sotto-area dell’intelligenza artificiale. Nell’apprendimento automatico il computer esibisce un comportamento intelligente grazie alla capacità di imparare da grandi quantità di dati su base statistica. Nel ragionamento automatico il computer riesce a mostrare intelligenza grazie alla capacità di ragionare in modo logico a partire da una rappresentazione simbolica della conoscenza. Avremo davvero l’intelligenza artificiale quando queste due capacità saranno entrambe sviluppate ed integrate.”
L’obiettivo dell’Amazon Research Award, fondato nel 2015, e fuso con il Machine Learning Research Award (Mlra) nel 2020, è quello di collaborare con ricercatori e ricercatrici al fine di finanziare la ricerca, condividere le conoscenze e incoraggiare l’innovazione. Fin dalla sua istituzione, l’Ara finanzia con fondi senza restrizioni d’uso proposte di ricerca in una varietà di aree di studi rilevanti per Amazon come robotica, apprendimento automatico, sicurezza, sostenibilità e altro ancora. Ara e Mlra hanno erogato più di 400 premi di ricerca a 150 università di 28 Paesi del mondo, tra cui, quest’anno, anche l’università degli Studi di Verona.
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