La collaborazione dell’Accademia Filarmonica di Verona con Università e Comune di Verona per la nuova edizione di Veronetta Contemporanea si rinnova quest’anno con due concerti di grande impatto culturale e artistico, nei quali saranno presentate, per la prima volta a Verona, Canto Ostinato di Simeon ten Holt, brano iconico nel panorama europeo del minimalismo musicale, due composizioni in prima esecuzione italiane e due opere di Riccardo Massari Spiritini in prima esecuzione assoluta. Nell’ambito delle celebrazioni per il 480° anniversario della fondazione (1543–2023), festeggiato lo scorso 23 maggio, l’Accademia Filarmonica ha infatti commissionato al compositore veronese residente a Barcellona due opere inedite in omaggio ad altrettanti fondamentali compositori italiani del Novecento nel cinquantesimo della morte: il veneziano Gian Francesco Malipiero e il veronese d’adozione Bruno Maderna.
Le due composizioni di Riccardo Massari Spiritini, composer in residence dell’Accademia Filarmonica di Verona per Veronetta Contemporanea, Malipieriana e Del Testamento armonico, per organico misto acustico – elettronico, che vede coinvolti diverse taglie di flauto traverso, violoncello, pianoforte, percussioni, elettronica e tracordium (elettrofono a corde inventato e sviluppato dal compositore stesso) saranno tenuti a battesimo martedì 6 giugno (ore 21.15) nello spazio open air del Polo Santa Marta dall’Aer Project, ensemble italo-catalano di recente formazione nato dalla collaborazione tra musicisti affermati nell’ambito dell’arte contemporanea: Roberta Nobile (flauti) Giacomo Grespan (violoncello) Flavia Casari (pianoforte) Carlo Miotto (percussioni) Riccardo Massari Spiritini (tarcordium, elettronica e composizione).
Così l’autore descrive le sue due nuove opere: «Del testamento armonico si basa formalmente su cinquanta “rintocchi” dedicati a due grandissimi maestri della musica classica del secolo Ventesimo, che mi stanno particolarmente a cuore. I rintocchi rappresentano nel numero gli anni che ci separano dal 1973, ma non contengono nessun “racconto cronologico”. Essi rappresentano nel loro insieme un rituale dedicato alla memoria di Malipiero e di Maderna. Ciascun rintocco ha la possibilità di contenere cose assai diverse all’interno della propria vibrazione che si spegne lentamente. Presente, passato e futuro si annullano in un rituale sonoro dove strumenti acustici ed elettronica si fondono con contrasti ed ambiguità sottili. Il pezzo è una specie di “trattato in musica” che riconsidera i parametri classici della musica come il canto, l’armonia, il ritmo, ma anche il timbro, la parola e il paesaggio sonoro. Si tratta di un Requiem per due maestri eccellenti, nel quale vengono impiegati in modo personale i principi musicali che credo debbano essere mantenuti e tramandati, appunto come in un prezioso testamento sonoro, artistico ed umano. Malipieriana è un pezzo basato su alcune composizioni pianistiche di Gian Francesco Malipiero scritto per il cinquantesimo anniversario della Sua scomparsa. Si tratta di un gioco musicale nel quale alcune frasi che appartengono a sezioni dell’Hortus Conclusus (1946) e ai più antichi Poemetti Lunari e Preludi Autunnali (rispettivamente 1914 e 1909) vengono riorchestrate, intercalate a cesura da frammenti sonori biografici. Un divertissement quindi, una riproposta giocosa della musica di Malipiero con l’obbiettivo di avvicinare più persone al suo meraviglioso mondo musicale tutto novecentesco, ancora purtroppo così poco programmato nei concerti attuali di musica classica».
Apriranno la serata Qi per flauto, violoncello, pianoforte e percussioni della compositrice sino-americana Chen Yi e Whispers dell’americano Sebastain Currier, con lo stesso organico. Entrambe le opere sono in prima esecuzione italiana.
Il concerto sarà preceduto da un incontro nella Corte ovest del Polo Santa Marta (ore 19) nel quale con Pier Alberto Porceddu Cilione dell’Università di Verona dialogherà con gli interpreti e il compositore.
Il secondo appuntamento organizzato dall’Accademia Filarmonica, lunedì 12 giugno (ore 21.15), vedrà sul palco dello spazio open air del Polo Santa Marta l’Actuál Ensemble e il musicista, compositore, studioso e sound designer Stefano Zarzonello. L’Acutàl Ensemble è un gruppo a organico e strumentazione variabili con base a Catania, Roma e Monaco di Baviera formato da José Mobilia, Rosario Gioeni (percussioni) e Tommaso Farinetti (pianoforte), nato con lo scopo di espandere e moltiplicare le possibilità di collaborazione tra compositori, esecutori e artisti delle diverse discipline delle arti contemporanee. In occasione dei cento anni dalla nascita del compositore Simeon ten Holt (1923–2012), caposcuola del minimalismo olandese, l’Actuál Ensemble presenta una nuova versione della sua composizione più importante: Canto Ostinato, per pianoforte, strumenti a percussione ed elettronica. Questa nuova rilettura trasforma l’esecuzione in rituale più che un concerto, in cui la grande energia meditativa si sposa con una forte identità armonica e melodica. L’arrangiamento di José Mobilia, per pianoforte, marimba, vibrafono e glockenspiel, è stato progettato per essere eseguito in trio acustico o in quartetto, con l’intervento del live electronics e del sound design, per sovrapporre inaspettati piani sonori e moltiplicare le potenzialità degli strumenti stessi, individuando e sviluppando il suono naturale dell’architettura del luogo in cui verrà eseguito. Gli intrecci ritmici e melodici di Simeon ten Holt, già imprevedibili per loro natura, trovano quindi nuove strade nella dimensione acustica, anche in virtù della diffusione differenziata del suono grazie agli interventi di sound design, con la possibilità di avere numerosi e inaspettati punti di ascolto, per un’esperienza musicale personale. Oltre al tradizionale rapporto palcoscenico-platea, si prevede la possibilità di scegliere una disposizione libera del pubblico, che potrà muoversi, camminare, sdraiarsi o sedersi all’interno di tutto lo spazio. La particolare struttura del brano permette inoltre agli interpreti di compiere numerose scelte in maniera estemporanea, interagendo con la spazio e con il pubblico stesso, rendendo ogni esecuzione unica e strettamente connessa con la contingenza del momento specifico.
Il concerto sarà preceduto da un incontro nella Corte ovest del Polo Santa Marta (ore 19) nel quale con Markus Ophaelders, docente di estetica dell’Università di Verona, dialogherà con gli interpreti.
Tutti gli eventi di Veronetta Contemporanea sono a ingresso gratuito. In caso di maltempo i concerti si svolgeranno nell’Aula Magna del Polo Zanotto (viale Università, 4)
Info e programma completo sul sito www.univr.it/veronettacontemponranea