Il Convegno dei direttori generali delle amministrazioni universitarie, Codau, che riunisce 98 atenei italiani, statali e non statali, ha confermato l’ingegner Alberto Scuttari alla presidenza dell’Associazione di rappresentanza dei direttori generali delle università italiane. Scuttari è direttore generale dell’università di Padova, e guida l’associazione dal 2020.
Durante l’assemblea, tenutasi nella cornice di Palazzo Baleani a Roma, sono stati eletti i componenti della Giunta dell’associazione. Sono stati, inoltre, scelti i coordinatori di nove specifiche tematiche. Il direttore generale dell’università di Verona, Federico Gallo è stato nominato coordinatore della tematica “Didattica, sanità e servizi agli studenti”. I coordinatori sono stati scelti dalla Giunta su proposta del presidente.
In linea con il titolo del programma del prossimo triennio “Insieme per costruire l’università che ci aspetta”, la squadra indicata valorizzerà e potenziare gli obiettivi a oggi raggiunti, in una logica unitaria. Il lavoro della Giunta sarà, infatti, portato avanti insieme da componenti effettivi e supplenti e dai coordinatori di tematica che parteciperanno regolarmente ai lavori della Giunta. Ogni tematica continuerà ad essere articolata in più gruppi di lavoro, coordinati da un direttore generale o da un dirigente. Il coordinamento del gruppo di lavoro è affidato al responsabile di tematica che riferisce alla Giunta.
Nella giunta sono stati eletti: Vincenzo Tedesco, direttore generale del Politecnico di Torino; Simonetta Ranalli, direttore generale dell’Università La Sapienza di Roma; Andrea Rossi, direttore generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico; Alessandro Buttà, direttore generale dell’Università Federico II di Napoli; Marco Degli Esposti, direttore generale dell’Università di Firenze; Alberto Domenicali, direttore generale dell’Università IUAV di Venezia; Paolo Zanei, dirigente dell’Università di Trento; M. Raffaella Ingrosso, dirigente dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Teresa Romei, direttore generale dell’Università di Foggia; Anna Vivolo, direttore generale dell’Università di Perugia; Riccardo Taranto, direttore generale dell’Università Bocconi di Milano; Giuseppe Festinese, direttore generale dell’Università Orientale di Napoli; Roberto Conte, direttore generale dell’Università Statale di Milano; Lucia Colitti, direttore generale dell’Università Foro Italico di Roma; Valerio Barbieri, direttore generale dell’Università del Molise e Alessia Macchia, direttore generale dell’Università Sant’Anna di Pisa.
I coordinatori nominati e le relative tematiche sono: Loredana Segreto, direttrice generale università Piemonte Orientale per la tematica “Valutazione degli atenei, internazionalizzazione e innovazione organizzativa”; Andrea Braschi, direttore generale dell’università di Camerino per la tematica “Edilizia e sicurezza”; Marco Degli Esposti, direttore generale dell’università di Firenze per la tematica “Processi interni e trasformazione digitale”; Graziano Dragoni, direttore generale del Politecnico di Milano per la tematica “Ricerca e terza missione”; Emma Varasio, direttrice generale dell’università di Pavia per la tematica “Programmazione e finanza”; Enrico Periti, direttore generale della Scuola Normale Pisa per la tematica “Formazione e sviluppo manageriale”; Alberto Domenicali, direttore generale Iuav per la tematica “Risorse Umane e personale”; Federico Gallo, direttore generale dell’università di Verona per la tematica “Didattica, sanità e servizi agli studenti”; Vincenzo Tedesco, direttore generale del Politecnico di Torino per la tematica “Ufficio Studi”.
L’elezione è avvenuta sostenendo il progetto unitario sviluppato per il triennio 2023-2026, che mira ad una continuità strategica, alla valorizzazione della rete professionale e al potenziamento delle relazioni politico-istituzionali, accademiche e del mondo produttivo.
Numerose le complessità da gestire che investono il settore universitario italiano: garantire un’alta qualità della ricerca, della didattica e dei servizi facendo leva sul ruolo del direttore generale e del management universitario, quali parte di un network complesso e strutturato; la transizione verso un’università più aperta ed innovativa; la gestione del Pnrr; il potenziamento delle competenze e la formazione per quadri e dirigenti.
Il presidente Alberto Scuttari ha sottolineato la volontà di valorizzare il lavoro fatto in precedenza e di potenziarlo ulteriormente in una logica unitaria, affermando che: “pensare alle università del futuro significa allargare la visione, aumentare l’impatto, relazionarsi con le aspettative degli studenti e dei portatori di interesse, potenziare e migliorare i servizi in una logica innovativa. La nostra comunità professionale è al servizio del sistema universitario, perno fondamentale per lo sviluppo del Paese”.
L’elezione è stata preceduta dall’intervento di Antonio Naddeo, Presidente dell’Aran, sul tema “Le prospettive del lavoro pubblico nei nuovi Ccnl e le prospettive del Ccnl del comparto Scuola, Università, Enti di ricerca e Afam“.