I precari equilibri che regolano i rapporti tra le attività umane e l’ecosistema che le accoglie sono stati al centro della tavola rotonda Il futuro è oggi, che si è tenuta sabato 7 ottobre al polo universitario Santa Marta in occasione della Giornata del Contemporaneo. Un dialogo transdisciplinare tra arte, cultura e sostenibilità ambientale.
“È in atto un processo ormai globale fatto di azioni concrete verso la ridefinizione del rapporto tra uomo, risorse e natura avendo la sostenibilità come principio cardine”, ha spiegato Luca Bochicchio, promotore dell’evento e docente di Storia dell’arte contemporanea dell’ateneo scaligero.
L’incontro è stato organizzato e promosso da Contemporanea, la commissione dell’università di Verona che sviluppa progetti e ricerche interdisciplinari sulle nuove sfide della contemporaneità. L’appuntamento non solo ha aderito alla diciannovesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ma è stato anche inserito in Tomorrows – Notes on the future of the Earth, una mostra che sarà inaugurata venerdì 13 ottobre all’interno di ArtVerona.
Dopo l’introduzione di Monica Molteni, docente di Arte in ateneo e membro della Commissione Contemporanea, e Jessica Bianchera, presidente dell’associazione culturale Urbs Picta e dottoranda in università, sono intervenute personalità internazionali che operano in diversi ambiti.
Mauro Varotto, docente di Geografia e Geografia culturale all’università degli studi di Padova, ha presentato il proprio libro Il giro del mondo nell’Antropocene – Una mappa dell’umanità del futuro: un’opera ambientata del 2872 che, attraverso un viaggio in mongolfiera diviso in otto tappe, mette il lettore di fronte al destino previsto per la Terra se non si cercheranno e applicheranno soluzioni per mitigare il riscaldamento climatico.
A seguire, il collettivo SITESIZE composto da Elvira Pujol Masip e Joan Vila Puig che si occupa di creazione e ricerca sulla metropoli contemporanea ha presentato TERRApolis: una trilogia audiovisiva sulla città catalana di L’Hospitalet de Llobregat che si concentra sulla vita fisica, spirituale, umana e non umana di questo territorio, integrando anche con spiegazioni e riflessioni.
L’ultima ospite internazionale, Nina Backman, artista, performer e curatrice finlandese, ha introdotto il proprio Silence project: un progetto che unisce il lavoro di artisti liberamente operanti con entità culturali e sociali, al fine di studiare, condividere e sperimentare il concetto di silenzio in relazione alle nuove realtà urbane.
Infine, l’intervento di Luca Bochicchio sulla mostra della nota artista Rebecca Ballestra che si è tenuta nel 2010 a Parigi e intitolata The Future is Near! The Future is Now! con l’obiettivo di dimostrare la capacità degli artisti di leggere la realtà e prevedere eventuali scenari contemporanei e futuri dimostrando come la donna affrontasse già nelle sue opere temi come pandemie, guerre globali, crisi demografiche, migrazioni e controllo delle risorse alimentari.
Con Il Futuro è Oggi si inquadra lo stato attuale della ricerca sulle prospettive future per il nostro pianeta e si avvia il dibattito sulle tematiche del progetto di arte contemporanea TOMORROWS – Notes on the future of the Earth, che inaugura con l’omonima mostra a Castel San Pietro, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, in occasione di ArtVerona 2023 il prossimo 13 ottobre alle 21.
La scelta del Polo Santa Marta per il primo incontro Il Futuro è Oggi, che apre l’articolata progettualità di TOMORROWS, è motivata dalla presenza nello storico edificio di quasi un centinaio di opere d’arte contemporanea internazionali, provenienti dalla collezione AgiVerona, fruibili dal pubblico in modo gratuito durante i normali orari di apertura dell’università, o iscrivendosi alle visite guidate promosse dalla commissione Contemporanea in collaborazione con Urbs Picta.