294 partecipanti in 10 anni, provenienti da 18 regioni italiane e 5 Stati esteri, col Veneto che ne ha contati 80, seguito dalla Lombardia con 63, l’Emilia-Romagna con 32, il Friuli-Venezia Giulia con 17 e a seguire tutte le altre regioni. Sono questi i numeri del corso di perfezionamento e aggiornamento professionale per la figura dell’Esperto promotore della mobilità ciclistica giunto alla decima edizione. Interessanti anche gli argomenti trattati negli elaborati finali: 63 sul cicloturismo, 44 sulla ciclabilità urbana, 32 su attività con le scuole, formazione e mobilità scolastica, 31 sul fare impresa, 13 sulla ciclabilità territoriale, 8 sulla comunicazione, e poi su molti altri temi come eventi, mobility management, ciclo-parcheggi, salute e intermodalità.
Il corso di quest’anno, che si concluso con 62 diplomate e diplomati, ha avuto un grande successo di iscrizioni, anche grazie alla formula delle nove giornate di lezioni teoriche svolte online e alle 4 giornate di escursione in bicicletta che hanno aiutato a creare un senso di comunità all’interno del gruppo. E si guarda già all’undicesimo corso che chiude le iscrizioni a fine febbraio 2024.
Questo corso, in auge da dieci anni e organizzato con la Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab)insieme all’Associazione esperti promotori della mobilità ciclistica (Epmc), è l’unico corso universitario post lauream dedicato specificamente alla promozione della mobilità ciclistica: un interlocutore privilegiato per le pubbliche istituzioni a carattere nazionale, regionale e locale.
Il corso è diretto da Federico Schena, docente di Scienze dello sport del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, affiancato da docenti universitari, esperti Fiab e professionisti del settore. Il coordinatore didattico del corso è l’ingegnere Marco Passigato, libero professionista, esperto in pianificazione, progettazione e promozione mobilità ciclistica, membro del Centro studi Gallimbeni di Fiab, coordinatore Comitato scientifico dell’associazione Esperti promotori della mobilità ciclistica Epmc, già Mobility manager dell’università di Verona.
“Promuovere in modo efficace la mobilità ciclistica”, spiega Schena, “è una cosa complessa, non ci si improvvisa, servono degli esperti, servono figure professionali creative, capaci di integrare molte competenze trasversali. Serve qualità nella programmazione e progettazione delle reti ciclabili, programmi di sviluppo territoriale basati sull’economia del cicloturismo, programmi di azioni economiche e culturali, festival della bicicletta, comunicazione efficace ed emozionale per parlare al cuore delle persone, per cambiare gli stili di vita, per essere più europei e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Le presentazioni dei 62 elaborati finali dell’edizione 2023 sulle tematiche della mobilità ciclistica nelle sue più diverse e ampie accezioni, dal cicloturismo, ai bicigrill con particolare attenzione alla pianificazione, alla ciclabilità territoriale e alla segnaletica ciclabile urbana, rappresentano un valore aggiunto per tutto il sistema della mobilità sostenibile e più in generale per accrescere la cultura dell’uso della bicicletta e una cultura e cura della sostenibilità.”
Importante è anche la partecipazione di una associazione dei diplomati, http://www.epmc.it/ , che rafforza il corso mantenendo i contatti interpersonali, promuovendo una formazione continua e aiutando a costruire una rete di relazioni strategiche in grado di porre in contatto i singoli partecipanti, pronti a condividere le loro esperienze e i loro percorsi di crescita professionale.
L’undicesimo corso verrà promosso attraverso 44 ore di lezione erogate in modalità online e quattro giornate di esercitazioni pratiche a Mestre, Verona-Valpolicella, Bolzano Valsugana. Le lezioni online, grazie alla registrazione sulla piattaforma d’ateneo, possono essere riviste e riascoltate, consentendo così anche ai dipendenti pubblici, e a chi potrebbe avere difficoltà, di avere più facilmente accesso al corso.
Per informazioni vedere il sito https://corsoepmc.it/ e la pagina specifica dell’università di Verona https://www.corsi.univr.it/?ent=cs&id=588 le iscrizioni si chiuderanno giovedì 29 febbraio.
Sara Mauroner