La gestione ottimizzata delle risorse, l’uso di piattaforme digitali e un piano di conservazione e condivisione dei dati saranno queste le tre strategie utilizzate per ottenere soluzioni biotecnologiche innovative nell’ambito della gestione delle biorisorse.
Venerdì 2 febbraio nel Centro congressi del Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche di Roma si è svolto il meeting intermedio del progetto Sus-Mirri.it, acronimo del titolo “Strengthening the MIRRI Italian Research Infrastructure for Sustainable Bioscience and Bioeconomy” a cui partecipa anche la collezione microbica VUCC-DBT del dipartimento di Biotecnologie dell’università di Verona. I partner sono 15 istituzioni con 24 Unità operative sotto il coordinamento dell’università di Torino (università di Cagliari, Genova, Milano Bicocca, Modena e Reggio Emilia, Napoli Federico II, Palermo, Perugia, Parma, Sassari, Verona e l’università degli Studi della Basilicata nonché l’istituto Ogs, il Cnr e l’Enea).
Il finanziamento ha contribuito all’acquisto di un nuovo sequenziatore che verrà collocato nel Centro Piattaforme Tecnologiche dell’ateneo per sequenziare i genomi delle biorisorse microbiche.
“Il progetto, finanziato per circa 17 milioni di euro nell’ambito del Pnrr come Infrastrutture di ricerca, mira a rafforzare la rete delle collezioni microbiche italiane, in cui è preservato un immenso patrimonio biologico, di straordinaria importanza per la bioeconomia”, spiega Silvia Lampis, docente e coordinatrice scientifica della collezione di ateneo e principal investigator nel progetto. “La nostra collezione è nata recentemente, nel contesto del Progetto del dipartimento di eccellenza 2018-2022, per dare valore alle biorisorse microbiche collezionate dai diversi gruppi di ricerca attivi in Dipartimento da 30 anni e che hanno competenze sia agro-alimentari che ambientali-industriali. Siamo molto orgogliosi di partecipare a questo progetto, unica università del Triveneto”.
“È in corso di realizzazione il sito web della collezione con il quale anche noi saremo più visibili, accanto alle grandi collezioni con un storia molto più lunga della nostra”, aggiunge Giovanna Felis, docente nel dipartimento e co-promotrice del progetto e curatrice della collezione. “Il supporto di un’unità tecnica, la dott.ssa Beatrice Tontini, reclutata sul progetto, e la preziosa collaborazione della segreteria di Dipartimento sono essenziali per l’operatività”.
“Assieme agli altri enti stiamo realizzando un sistema di conservazione e gestione ottimizzata delle collezioni che partecipano al progetto, accoppiata allo sviluppo di una piattaforma digitale unica e centralizzata per l’accesso alle biorisorse microbiche e ai metadati associati. Stiamo lavorando al potenziamento della collezione microbica di ateneo con l’inclusione di ulteriori ceppi di batteri e lieviti ben caratterizzati, isolati da diverse matrici ambientali e alimentari, utili allo sviluppo di nuovi prodotti di interesse biotecnologico, in accordo con i principi di bioeconomia circolare” sostiene Elisa Salvetti, responsabile qualità della collezione.
“Il primo anno di attività ha visto la realizzazione, da parte delle 16 unità operative che partecipano a questo progetto, delle procedure operative migliori per comprendere come si possano preservare non singoli ceppi microbici, ma comunità microbiche complesse”, conclude Marco Andreolli, responsabile operativo delle attività dell’work package di ricerca dedicato ai microbiomi. “Come VUCC-DBT abbiamo deciso di occuparci di microbiomi presenti in matrici ambientali inquinate da Pfas per un loro possibile sfruttamento in progetti di biorisanamento, tema molto importante per il nostro territorio. Grazie alla collaborazione con il Comune di Lonigo, Vicenza, e l’associazione ‘Mamme No Pfas’ abbiamo realizzato dei campionamenti di suoli inquinati nelle zone maggiormente interessate dalla contaminazione e ciò ha consentito la formazione della giovane dottoranda Asma Nawaz.
La Collezione VUCC-DBT è anche attivamente coinvolta nella realizzazione di progetti di divulgazione scientifica come il “Kids & Microbes” nato il 17 settembre 2021 in occasione della Giornata internazionale dei Microorganismi dalla collaborazione tra la VUCC-DBT e Roberta Silva, docente del dipartimento di Scienze umane. Il progetto, che ha come obiettivo quello di far conoscere alle bambine e ai bambini della scuola primaria lo straordinario mondo dei microrganismi, ha visto il coinvolgimento di numerose scuole del nostro territorio e la realizzazione di divertenti video informativi su questo argomento.
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