La gestione dei servizi ambientali durante le Olimpiadi è una delle tante problematiche che la città ospitante si trova a gestire. Questo riguarda numerosi aspetti, in primis la gestione dei rifiuti e del ciclo idrico integrato.
Federico Battista, Nicola Frison e David Bolzonella del dipartimento di Biotecnologie fanno il punto sulla situazione.
“L’organizzazione di grandi eventi, quali i Giochi di Parigi 2024, o le future Olimpiadi Invernali di Milano Cortina, che molto più da vicino ci riguarderanno, sottopone ad un enorme sforzo i diversi attori della vita produttiva e civile della località ospitante rendendo complicata la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’evento.
Uno degli aspetti più pesanti che la comunità deve fronteggiare riguarda la gestione dei rifiuti e del ciclo idrico integrato. Occorre, infatti, enfatizzare che in tali occasioni si registrano un incremento nelle produzioni dei rifiuti, delle acque reflue e degli impatti ambientali che derivano da tutto il ciclo di vita dell’evento che si sta organizzando con forte impatto sulla sostenibilità ambientale dello stesso, prima, durante e dopo l’evento. Questo significa che occorre considerare anche i rifiuti generati dalle attività che sono a corredo e a supporto della manifestazione stessa, prima e dopo l’evento.
Tre sono le principali frazioni merceologiche dei rifiuti che vengono prodotte nel corso di un grande evento: i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), derivanti soprattutto dalla fase di preparazione/costruzione e di disassemblaggio del sito ospitante la manifestazione; la frazione organica, principalmente legata al consumo di cibo e bevande nel corso dell’evento; vetro, plastica, metalli, carta e cartone che possono derivare da tutte le fasi di vita dell’evento. D’altra parte, anche l’incremento della richiesta di acqua potabile e la corrispondente produzione di acque reflue urbane è una questione critica in quanto devono essere necessariamente trattate prima di essere rilasciate nei corpi superficiali per evitare impiatti negativi sull’ambiente e sulla salute pubblica. Prima di ogni grande evento, risulta doveroso verificare che la capacità dei depuratori urbani sia adeguata a ricevere e trattare gli extra flussi generati ed in caso intervenire per adeguarne la capacità di trattamento durante la durata dell’evento stesso sulla base del numero previsto di partecipanti.
I grandi eventi possono, tuttavia, essere gestiti in maniera da minimizzare gli impatti ambientali attraverso una serie di accortezze. I rifiuti da C&D, ad esempio, possono essere ridotti attraverso la progettazione di edifici che prevedano l’utilizzo di materiali riciclati e che garantiscano la flessibilità della funzionalità degli stessi, rendendoli adatti a manifestazioni di diversa natura. Quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza per quelle costruzioni che vengono realizzate specificatamente per grandi manifestazioni con durata limitata nel tempo, ad esempio le Olimpiadi.
La Frazione organica dei rifiuti solidi urbani (Forsu) rappresenta, invece, la frazione preponderante durante lo svolgimento attivo del grande evento. Proprio queste manifestazioni possono diventare l’occasione per sensibilizzare i partecipanti circa l’impatto della produzione di cibo sull’ambiente, sulla conseguente necessità di ridurre gli sprechi alimentari e per promuovere le attività di recupero delle eccedenze attraverso catene virtuose di sostegno sociale.
Infine, le frazioni merceologiche di plastica, vetro, metalli e carta possono essere minimizzati attraverso la riduzione di imballaggi, l’utilizzo di packaging in plastica biodegradabile, l’abolizione di plastiche mono-uso (quali bicchieri, posate, piatti). Da non sottovalutare le attività di promozione dell’evento che dovrebbe evitare la stampa di manifesti, opuscoli e volantini su supporto cartaceo. A tale scopo, i social network risultano molto efficaci nella riduzione dei rifiuti cartacei e hanno il vantaggio di giungere in maniera capillare un pubblico più vasto di utenti potenzialmente interessati all’evento.
Con riferimento alla gestione della risorsa idrica, in fine, occorre ricordare la necessità di approvvigionamento di acqua potabile per atlete e atleti, organizzazione, turisti. Acque che, dopo il loro utilizzo, diventano acqua reflua da trattare al fine di salvaguardare i corpi idrici che ricevono gli scarichi: purtroppo, lo stato di non balneabilità della Senna, insegna!”
SM
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