In occasione dei 650 anni dalla nascita dell’umanista Guarino Veronese (1374-1460), l’università di Verona proporrà una serie di eventi che coinvolgeranno i luoghi dell’ateneo, della città, fino ad interessare la zona della Valpolicella. La rassegna nasce dalla collaborazione dell’università scaligera, l’Accademia di belle arti di Verona, la Direzione biblioteche del Comune di Verona, l’Archivio di Stato e la Fondazione Brescia Musei.
Dall’1 al 26 ottobre sarà visitabile e aperta al pubblico una mostra bibliografica dedicata all’umanista Veronese che avrà luogo nella Protomoteca della Biblioteca Civica. L’esposizione intende illustrare alcuni aspetti della figura, dell’opera e dell’eredità di Guarino. Le bacheche espongono le sue lettere autografe, manoscritti ed edizioni a stampa delle sue grammatiche e delle sue traduzioni, alcune opere legate alla attività dei suoi discepoli o degli umanisti veronesi direttamente o indirettamente legati al suo magistero. Per ogni bacheca sarà disponibile una breve illustrazione scaricabile grazie a un QR code dedicato. La mostra si concluderà sabato 26 ottobre, l’ingresso è gratuito negli orari di apertura della Biblioteca Civica (lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 19).
Domenica 13 ottobre, alle 10.30, all’interno dell’Archivio di Stato di Verona, si terrà la visita alla mostra documentaria “Guarino Veronese (1374-1460) e la società veronese del ’400”, inserita nel filone di eventi “Domeniche di carta”. Introdurrà l’evento Chiara Bianchini, direttrice dell’Archivio di Stato di Verona che presterà alcuni reperti. Interverranno, poi, Paolo Pellegrini, docente di Filologia italiana in ateneo, Claudio Bismara e Andrea Brugnoli, del dipartimento di Culture e civiltà dell’università di Verona.
Giovedì 17 ottobre, dalle 9, prenderà il via la due giorni dedicata al convegno internazionale “Guarino e la scuola. Insegnare e imparare tra Medioevo e Umanesimo”, all’interno dell’aula 1.1 del polo Zanotto, in viale dell’Università 4, che vedrà riuniti i maggiori esperti italiani e stranieri.
Il comitato scientifico è composto da Paolo De Paolis, direttore del dipartimento di Culture e civiltà, i docenti dell’università di Verona Edoardo Ferrarini, Tiziana Franco e Paolo Pellegrini, e Cecilia Sideri, dell’University of Warwick.
La seconda giornata del convegno, venerdì 18 ottobre, si terrà all’Accademia di agricoltura, scienze e lettere, palazzo Erbisti, in via Leoncino 6. Il format si ripeterà con interventi nazionali e internazionali.
Sabato 19 ottobre, dalle 9 alle 13.00, nella villa Betteloni a Castelrotto di San Pietro in Cariano, si terrà la giornata di studio “Guarino Veronese (1374-1460), tra Verona e la Valpolicella”, a cura del Centro di Documentazione per la storia della Valpolicella. Apriranno i lavori i saluti istituzionali della famiglia Betteloni e seguiranno gli interventi di Valeria Chilese, ricercatrice Univr, Claudio Bismara e Andrea Brugnoli, del dipartimento di Culture e civiltà dell’università di Verona. Faranno parte dell’incontro anche gli interventi di Ismaele Chignola, di Aba Verona, Alfredo Buonopane e Riccardo Bertolazzi, anch’essi del dipartimento di Culture e civiltà Univr. Concluderà la rassegna la visita al giardino della villa cura di Evelina De Rossi.
Chi era Guarino Veronese. Nel processo di genesi e maturazione dell’umanesimo italiano ed europeo Guarino Veronese rivestì un ruolo cruciale sotto molteplici punti di vista. Professore di retorica a Verona prima e a Ferrara poi, rinnovò il metodo didattico del latino attraverso la stesura delle sue Regulae grammaticales che godettero per secoli di uno straordinario successo editoriale e costituirono a lungo lo strumento principale per l’apprendimento della lingua latina nelle scuole. Assieme alle Regulae Guarino approntò altri strumenti didattici importanti come un trattato sui dittonghi e una serie di versi memoriali per agevolare i discepoli nell’apprendimento della morfologia. Promosse inoltre la diffusione della grammatica di Manuele Crisolora attraverso una traduzione compendiata che costituì per lungo tempo un accesso privilegiato alla conoscenza del greco, e di alcuni fra i maggiori classici greci condusse a termine lui stesso la traduzione (Strabone, Plutarco, Erodoto etc.). Di Guarino si conserva un notevolissimo corpus di discorsi pubblici, orazioni, lettere – alcune autografe – frutto della sua attività pubblica ma anche specchio delle sue relazioni familiari. Della sua biblioteca privata resta testimonianza in un gruppo di codici conservati in varie biblioteche del mondo e da lui studiati e annotati. La sua immagine fu celebrata in una splendida medaglia commemorativa realizzata da Matteo de’ Pasti.
Elisa Innocenti