Univr è stata tra i protagonisti di Automation & Testing 2024, evento che si è tenuto alla fine di ottobre alla Fiera di Vicenza e punto di riferimento per l’industria dell’automazione del Nord-est. Il laboratorio Ice, Industrial computer engineering, inaugurato nel 2020, era presente con uno stand per presentare le sue tecnologie coordinato dal ricercatore Dong Seong Cheng.
Tra i docenti che hanno partecipato come relatori ad alcuni degli incontri in calendario Francesco Setti, che ha parlato di utilizzo dell’intelligenza artificiale per il controllo qualità, Riccardo Muradore di cooperazione uomo-robot nell’Industria 5.0, Nicola Bombieri con “Telecamere intelligenti per la sicurezza sul lavoro”, Andrea Giachetti con “Realtà virtuale e aumentata: tecnologie e opportunità in ambito industriale”, Eldison Dimo con “Gli esoscheletri industriali per il settore logistico e manifatturiero”. Era presente, inoltre, Franco Fummi con l’intervento “La riconfigurazione dinamica di Sistemi per la produzione nell’ottica di Industria 5.0” ed ha poi moderato la tavola rotonda “Sostenibilità della produzione tra vincoli e opportunità”.
Abbiamo fatto il punto con Franco Fummi, delegato del Rettore all’Innovazione tecnologica e digitalizzazione e docente del dipartimento di Ingegneria per la medicina di innovazione.
Professor Fummi, quale bilancio può fare dell’esperienza alla fiera di Vicenza?
Per noi è la seconda edizione di questo evento che abbiamo contribuito a far nascere lo scorso anno e a crescere durante per diventare velocemente un punto di riferimento per le aziende manifatturiere del nord-est. Data l’innovatività dei prototipi che abbiamo realizzato in laboratorio Ice, gli organizzatori della fiera ci hanno messo a disposizione uno stand di grandi dimensioni e numerose opportunità per presentare le nostre ricerche applicate. Abbiamo avuto, in questo modo, la possibilità di creare numerosi contatti con professionisti e aziende che potremo utilizzare per la realizzazione di contratti di ricerca applicata e la costituzione di consorzi per progetti. La fiera è stata frequentata anche da gruppi di studenti ai quali abbiamo avuto la possibilità di presentare tutta la filiera didattica di ingegneria dei sistemi intelligenti che è stata realizzata a Univr.
Quale ruolo può giocare il laboratorio Ice nello sviluppo dell’automazione del nord-est?
Ice è una realtà unica non solo nel contesto del nord-est, ma di tutta Italia, oltre ad essere assimilabile a pochissimi altri esempi in Europa. L’idea di un laboratorio dimostrativo per avvicinare la ricerca applicata alle esigenze aziendali è risultata vincente: crea immediate sinergie con le aziende che lo vengono a visitare ed è un volano per la ricerca di base nel settore dell’ingegneria informatica industriale, poiché identifica problemi reali per i quali la comunità scientifica non ha ancora identificato una soluzione. Le aziende del territorio hanno imparato a utilizzare il laboratorio Ice per sviluppare prototipi non presenti sul mercato, per ottenere formazione continua, per trovare laureati e dottori di ricerca, specializzati nel settore, e difficilmente reperibili sul mercato del lavoro.
Il laboratorio Ice è nato 5 anni fa della collaborazione con più di 40 aziende. Quale è stato il valore aggiunto della collaborazione tra università e imprese e quali sono le sfide del futuro?
Senza questa stretta collaborazione con le aziende non avremmo potuto focalizzare i reali problemi dell’ingegneria informatica industriale su cui focalizzare la nostra ricerca, né le reali esigenze di formazione che ci hanno permesso di costruire i nuovi corsi di ingegneria di Univr: laurea in Ingegneria dei sistemi robotici e intelligenti, laurea magistrale in Computer Engineering for Intelligent Systems, dottorato in Ingegneria dei sistemi intelligenti. L’unico modo per creare didattica e ricerca allineate alle vere esigenze di formazione e di innovazione è il confronto continuo con le aziende e il laboratorio Ice è un perfetto facilitatore per questo compito.
Sara Mauroner