Sarà la lezione-concerto “Processo a Salieri” a chiudere il sipario sulla sesta edizione di Mozart a Verona, sabato 1 febbraio, alle 21 nell’aula magna del polo Zanotto. Il festival, avviato il 5 gennaio e che si concluderà il 2 febbraio, è articolato su quarantatré appuntamenti ospitati in diciannove luoghi di Verona. Nata grazie ai promotori Comune di Verona, Fondazione Cariverona, Accademia Filarmonica di Verona e Fondazione Arena di Verona, la rassegna, con la direzione artistica di Michele Magnabosco, vede coinvolti ventotto enti partner tra cui anche l’università di Verona presente nel cartellone con tre eventi culturali.
Questi appuntamenti hanno offerto un approfondimento unico sul rapporto artistico e storico tra Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri, esplorando i molteplici aspetti della loro relazione attraverso letteratura, cinema e musica.
La lezione-concerto “Processo a Salieri”, sarà l’evento conclusivo che intende unire musica, teatro e divulgazione scientifica. Il Coro e l’Orchestra Univr, diretti dal maestro Marcello Rossi Corradini, accompagneranno una rappresentazione che immagina un “Processo a Salieri”. Due attori, Otello Bellamoli e Stefano Borin, interpreteranno le figure di Salieri e del Giudice, ripercorrendo la vita del compositore legnaghese e le controversie legate alla morte di Mozart.
A difendere Salieri dalle ingiuste accuse provvedono esperti nell’ambito della medicina legale e della psicologia e psichiatria, che a partire dai documenti disponibili condurranno – in un formato divulgativo e facilmente fruibile – una sorta di “autopsia” su Mozart e del profilo psicologico dei personaggi coinvolti. Si tratta di Elena Biggi Parodi, musicologa e docente al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, che analizzerà il contesto storico e musicale dell’epoca, Domenico De Leo, medico legale, già docente in ateneo, che esaminerà le possibili cause della morte di Mozart e Michela Rimondini, psicologa e psicoterapeuta, docente Univr, che delineerà il profilo psicologico dei protagonisti.
La serata sarà arricchita dall’esecuzione di brani musicali di Salieri e Mozart, offrendo un’esperienza immersiva e multidisciplinare.
I due appuntamenti precedenti, organizzati in collaborazione con l’università di Verona si sono svolti mercoledì 8 gennaio, “Mozart e Salieri nel contesto russo: dal dramma di Puškin all’opera di Rimskij-Korsakov” e venerdì 10 gennaio, “Amadeus: dal teatro al cinema”, entrambi nella Biblioteca Capitolare di Verona.
Il primo incontro ha inteso esaminare il rapporto tra il microdramma di Aleksandr Puškin e l’opera lirica di Nikolaj Rimskij-Korsakov, e confrontare confrontare i contesti di genesi e fruizione dei due testi alla luce del pensiero estetico e filosofico dei due autori. Il secondo, invece, si è dedicato al celebre dramma “Amadeus” di Peter Shaffer, che trae ispirazione dalla leggenda dell’assassinio di Mozart per mano di Salieri.
L’ingresso all’evento è libero fino ad esaurimento posti, un’occasione da non perdere per gli appassionati di musica e storia.