Nel quarto anniversario della sua scomparsa, l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona ha intitolato il Centro Fibrosi cistica a Gianni Mastella, pediatra veronese e figura di riferimento nella ricerca e nella cura della malattia. La cerimonia si è svolta lunedì 3 febbraio alla presenza di autorità sanitarie, accademiche e istituzionali.
L’iniziativa, proposta dal presidente della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi cistica (FFC Ricerca), Matteo Marzotto, e approvata dalla Prefettura di Verona, rende omaggio all’uomo che ha rivoluzionato l’approccio alla patologia genetica con il suo impegno clinico e scientifico.
Ad aprire l’evento è stato Callisto Marco Bravi, direttore generale dell’Aoui di Verona, seguito dagli interventi di Matteo Marzotto, che ha ricordato l’importanza del professor Mastella, e di Marco Cipolli, direttore dell’Uoc Fibrosi cistica. A sottolineare il legame tra ricerca e assistenza clinica è stato Giuseppe Lippi, delegato del rettore e preside della facoltà di Medicina dell’università di Verona. La cerimonia si è conclusa con il discorso dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.
“La ricerca e la cura della fibrosi cistica rappresentano una sfida importante per la medicina moderna – ha dichiarato Giuseppe Lippi –. Grazie ai continui progressi scientifici, garantiamo oggi ai pazienti diagnosi precoci e terapie efficaci. Un contributo straordinario in questo campo è stato dato dal prof. Gianni Mastella, pioniere nello studio e nella cura della malattia. Il suo lavoro ha gettato le basi per la creazione di centri specializzati e l’introduzione di approcci innovativi che hanno migliorato considerevolmente l’aspettativa e la qualità di vita dei pazienti. La ricerca scientifica gioca un ruolo essenziale nello sviluppo di strumenti diagnostici accurati e terapie avanzate, i cui progressi sono resi possibili dalla stretta sinergia tra ricerca di laboratorio ed applicazione clinica. Il nostro ateneo svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la ricerca sulla fibrosi cistica, offrendo un ambiente stimolante per lo sviluppo di nuove idee e la formazione di specialisti altamente qualificati. L’Università di Verona investe molte risorse nella formazione di medici e ricercatori, consapevole che il progresso nella lotta contro la fibrosi cistica dipende dall’impegno congiunto di scienza, medicina e istituzioni sanitarie. La cooperazione tra l’università e l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona è stata, è ancora, e sarà anche in futuro il paradigma per sviluppare nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche”.
L’eredità scientifica di Gianni Mastella
Gianni Mastella (1930-2021) è stato un pioniere della ricerca italiana sulla fibrosi cistica. Laureato in Medicina all’università di Padova, ha diagnosticato nel 1957 il primo caso della malattia in Italia, all’epoca ancora poco conosciuta. Nel 1967 ha fondato a Verona il primo Centro di cura per la Fibrosi cistica, che nel tempo è diventato un punto di riferimento nazionale e internazionale.
Tra le sue più importanti intuizioni vi è stata la sperimentazione dello screening neonatale per la fibrosi cistica, avviata a Verona nei primi anni ’80 e adottata successivamente a livello regionale e nazionale. Grazie al suo contributo, nel 1993 è stata promulgata la Legge 548, nota come “Legge Garavaglia”, che ha esteso in tutta Italia il modello assistenziale sviluppato in Veneto.
Nel 1997 Mastella ha co-fondato la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi cistica, ricoprendo il ruolo di direttore scientifico fino alla sua scomparsa. Nel 2002 è stato insignito dell’Ecfs Award dalla European cystic fibrosis society, un prestigioso riconoscimento per il suo contributo alla comunità scientifica.
Oggi, con l’intitolazione del Centro Fibrosi cistica di Verona al suo nome, la sua eredità continua a vivere nella ricerca e nella cura di una delle malattie genetiche più diffuse e complesse.