Comprendere il rapporto profondo tra arte, psicoanalisi e filosofia. Per rendere omaggio all’opera di Luca Maria Patella, l’ateneo di Verona propone una due giorni di eventi, il 5 e 6 marzo, dedicati alla complessità della produzione dell’artista romano, recentemente scomparso.
Tutto ciò sarà possibile grazie al collezionista Giuseppe Garrera che ha, infatti, deciso di donare i “Quaderni dei sogni” di Luca Maria Patella al Centro di ricerca dell’ateneo Tiresia.
I “Quaderni dei sogni” sono una raccolta di 26 taccuini, redatti dall’artista tra il 1982 e il 2021, nei quali emergono riflessioni, visioni e appunti influenzati dalle sue esperienze psicoanalitiche con Francesco Montanari e Mario Trevi. Garrera, che li aveva ricevuti in custodia dallo stesso Patella, ha voluto affidarli a una struttura che ne garantisse la conservazione e lo studio, sottolineando il legame profondo tra l’opera di Patella e il pensiero di Carl Gustav Jung.
“Luca Maria Patella me li aveva affidati con il desiderio che li conservassi ed eventualmente li destinassi, dopo la sua scomparsa, ad una struttura di studi e ricerca intorno all’arte, alla filosofia e alla psicoanalisi”, spiega Garrera. “Ritengo in questo modo di interpretare appieno le intenzioni di Patella, il suo concepire il proprio lavoro d’artista oltre l’arte, fuori dai recinti codificati, al di là del debito incalcolabile che egli ha avuto con la pratica psicoanalitica, dall’amicizia con Ernest Bernhard ai lavori d’arte tutti espressamente legati alla lettura e allo studio di Jung”.
In occasione di questa donazione, l’università di Verona, in collaborazione con Contemporanea e il Centro Tiresia, organizza una serie di iniziative dedicate all’artista.
Il 5 marzo, dalle 18, la sala S. 12 del Polo Santa Marta ospiterà il vernissage della mostra “Luca Maria Patella. Animare”. Seguirà, alle 19, la proiezione del documentario di Ileana Maria Zaza (2016) “I make art & non art“. La mostra approfondirà gli aspetti visivi della sua ricerca, presentando opere emblematiche come Mare firmato, La caduta di Fetonte, La Gioconda in fronte e l’omaggio ai quattro colori psichici di Lüscher.
Giovedì 6 marzo sarà dedicato alla giornata di studi “Luca Maria Patella e i Quaderni dei sogni”, dalle 9, nell’aula SMT06 del Polo Santa Marta. Saranno presenti i docenti di ateneo Matteo Bonazzi, Federico Leoni, Riccardo Panattoni e Silvia Vizzardelli, Giuseppe Garrera, collezionista, Elio Grazioli, dell’università di Bergamo e Chiara Palermo, dalla Sorbona di Parigi.
Il 6 marzo, alle 15, in biblioteca Frinzi, via san Francesco, si terrà il vernissage della mostra “Luca Maria Patella. I quaderni dei sogni”, che oltre ai taccuini, coinvolge una selezione dei suoi libri speciali, definiti dall’artista come strumenti di viaggio e contenitori di sogni. L’evento esplorerà il suo rapporto con la psicoanalisi e il pensiero junghiano, offrendo una prospettiva unica sulla sua produzione artistica.
Le due giornate dedicate a Patella rientrano nel ciclo di incontri aperto al pubblico “L’altro dell’Arte”, promosso da Contemporanea, Centro di ricerca Tiresia, Associazione lacaniana internazionale, Società veronese di psicoanalisi e Castelvecchi, mirato ad approfondire e condividere i rapporti tra arte, filosofia e psicoanalisi.
Luca Maria Patella, un artista oltre i confini
Nato a Roma nel 1934, Patella è stato una figura di spicco dell’arte concettuale e della multimedialità fin dagli anni ‘60. La sua produzione spazia tra parola, fotografia, film, installazioni e manipolazioni testuali, sempre con un approccio ironico ed esoterico. Ha partecipato a numerose edizioni della Biennale di Venezia e a mostre in istituzioni di rilievo internazionale, dal MoMA di New York al Ludwig Museum di Colonia.
Il suo lavoro, caratterizzato da un costante dialogo con la psicoanalisi e la filosofia, continua a ispirare artisti e studiosi. Con la donazione dei “Quaderni dei sogni” e la mostra a Verona, il suo lascito diventa un patrimonio vivo, destinato a stimolare nuove indagini sul rapporto tra arte e inconscio.
Elisa Innocenti