“L’invenzione degli Ultracorpi. Corporeità altre, aliene, ibride nella letteratura speculativa anglofona” è il titolo della giornata di studi che si è tenuta giovedì 20 marzo al Polo Santa Marta. L’evento è stato promosso in collaborazione con il dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Verona , all’interno del programma della quarta edizione dell’Extra Sci-Fi Festival Verona, in corso fino al 29 marzo.
La giornata ha esplorato i corpi, umani e non, all’interno di opere speculative anglofone, analizzando come estetica, moralità, linguaggio e ideologie si manifestino nei e sui corpi. Fin dai suoi primordi, la fantascienza ha infatti immaginato infiniti modi di costruire corpi artificiali, sostituendo l’ingegno umano alla natura. Agli ibridi si affiancano così i cloni, introducendo una riflessione sui corpi degni di protezione e quelli passibili di sfruttamento. La fantascienza è poi popolata di corpi alieni, mutanti e più che umani, tramite cui viene trasmessa l’inesprimibile alterità dell’ignoto. Ai corpi straordinari — nel senso letterale di non-ordinari — si affiancano poi i “normali” corpi umani, vittime o carnefici delle speculazioni distopiche.
A conclusione del convegno, il gruppo studentesco “Teatro a Rotelle” si è esibito nello spettacolo teatrale Homo Empathicus di Rebekka Kricheldorf, con la regia di Nicoletta Vicentini e Jana Karšaiová.
La Redazione di UnivrMagazine ha intervistato Chiara Battisti, docente di Letterature Anglo-Americane all’Univr, e Gabriele Ferrari, paleontologo e guest speaker del convegno. https://youtu.be/YyaPWy-B0jg
SM
Photo credits: Martina Cerpelloni e Alexandra Wilk