In un mondo in continua evoluzione, anche il settore vitivinicolo si trova a fronteggiare nuove sfide e opportunità. Ma come si stanno trasformando i consumi? Quali strategie possono garantire alle aziende di restare competitive? Una ricerca innovativa dal titolo “Resilienza e preparazione al prossimo ciclo di consumo globale di vino. Masi: Un caso studio originale”, condotta da Davide Gaeta, docente di Economia dell’impresa vitivinicola e dei mercati del dipartimento di Management, insieme a Jean-Marie Cardebat, docente di Economia all’Università di Bordeaux, cerca di dare risposte concrete a queste domande.
Abbiamo discusso i risultati dello studio con il professor Gaeta per comprendere meglio i trend emergenti e le strategie più efficaci per le aziende del settore.
Professor Gaeta, come è stata strutturata la ricerca?
Il nostro lavoro parte dall’analisi dei mercati vinicoli nazionali e internazionali, investigando le possibili evoluzioni della domanda e i fattori di rischio che potrebbero influenzare il prossimo ciclo economico. La ricerca si divide in tre sezioni principali. Nella prima, abbiamo esaminato le cause di un’eventuale flessione della domanda e i fattori di minaccia per le diverse categorie di vino. La seconda parte approfondisce i modelli di resilienza e adattamento delle aziende vinicole. Infine, la terza sezione si focalizza sul caso di Masi Agricola Spa., azienda leader del settore, per evidenziare pratiche di successo.
Qual è il panorama attuale del mercato vinicolo globale?
Le dinamiche globali stanno lentamente cambiando. L’inflazione, una delle principali cause del calo dei consumi, sta rallentando. La ripresa economica si manifesta in maniera diversa nei vari mercati: mentre Usa, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna mostrano segnali di stabilizzazione e persino di leggera crescita entro il 2025, la Cina continua a registrare una forte contrazione nei consumi. Inoltre, la situazione statunitense potrebbe complicarsi a causa dell’intensificarsi delle barriere commerciali.
Quali strategie dovrebbero adottare le aziende per affrontare il prossimo ciclo economico?
I cicli economici influenzano profondamente i consumi di vino, indipendentemente dalle tipologie o dai canali di vendita. La chiave per le aziende è evitare strategie procicliche, che seguono passivamente la tendenza di calo, e adottare invece strategie anticicliche. Questo significa investire in innovazione e qualità proprio durante le fasi di crisi, per essere pronti alla ripresa.
Osservando i consumi globali degli ultimi sessant’anni, emerge una chiara tendenza verso la “premiumisation”: i consumatori cercano sempre più prodotti di alta qualità, portando a un aumento del prezzo medio di vendita e spostando la domanda verso il segmento super-premium. Le aziende devono quindi puntare a offrire un valore percepito elevato.
Come si traduce questa strategia in azioni concrete?
Abbiamo individuato diversi fattori chiave di resilienza. Tra questi, un’organizzazione aziendale strutturata e una governance solida sono essenziali per mantenere continuità e capacità innovativa. La trasparenza nella gestione delle informazioni e strategie mirate di diversificazione del portafoglio prodotti sono altrettanto fondamentali.
Inoltre, la capacità di adattarsi ai cambiamenti della domanda, attraverso una gestione flessibile dell’approvvigionamento e una gamma prodotti diversificata, consente alle imprese di mitigare i rischi e cogliere nuove opportunità. La segmentazione della distribuzione e una presenza bilanciata nei mercati internazionali aiutano a rafforzare la competitività.
Il nostro caso studio su Masi Agricola evidenzia come un’azienda possa coniugare tradizione e innovazione per affrontare le sfide di mercato. Masi ha saputo valorizzare il proprio radicamento territoriale, adottare sistemi avanzati di monitoraggio per ottimizzare la produzione e la distribuzione, e implementare strategie di crescita lungimiranti. Questo mix di tradizione e modernità rappresenta un modello di successo per le aziende che vogliono prepararsi al futuro.
In sintesi, la ricerca mostra che le aziende vitivinicole che sapranno investire nella qualità, nell’innovazione e nella diversificazione potranno affrontare con successo i prossimi cicli economici, trasformando le sfide in opportunità di crescita sostenibile.
SM