SPIN, Facciamo girare lo sport inclusivo, è un progetto dell’ateneo di Verona che promuove un nuovo modello di sport inclusivo, in cui ogni differenza – fisica, sociale, culturale – diventa un valore e non un ostacolo. Rivolto in particolare a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, l’intervento si fonda sul principio che tutti possono praticare sport e trarne beneficio, a condizione che le attività siano pensate in modo equo, accessibile e coinvolgente.
Il progetto, promosso dall’area Scienze motorie del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, ha ottenuto un finanziamento di 90mila tramite il bando di Fondazione Cariverona, che ha stanziato 900mila euro, in vista delle prossime Olimpiadi invernali, per finanziare sei iniziative che intrecciano sport, cultura, inclusione e salute, trasformando i Giochi in un’occasione di crescita reale per i territori.
Spin rompe gli schemi della competizione tradizionale, proponendo un nuovo modello di pratica sportiva pensato per bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni. In piazze, scuole e impianti sportivi della provincia, le differenze diventano una risorsa: ogni partecipante contribuisce con le proprie abilità, e tutte le attività sono pensate per promuovere inclusione, rispetto e collaborazione. Un progetto che unisce educazione, comunità e benessere in un autentico abbraccio olimpico.
L’iniziativa si sviluppa in tre ambiti principali: eventi sportivi nelle piazze e nei Comuni aderenti, attività scolastiche con campionati Spin e formazione degli insegnanti, e una campagna di comunicazione per diffondere lo spirito Spin su tutto il territorio.
Al centro dell’approccio vi è l’idea di una competizione collaborativa: ciascun partecipante contribuisce con le proprie abilità al risultato di squadra, senza esclusioni. Il progetto punta a coinvolgere oltre 10.000 tra alunne e alunni, famiglie, insegnanti e membri delle comunità locali, generando un impatto sociale capillare. Spin prevede anche la creazione di un’area sportiva permanente dedicata all’inclusione e la produzione di materiali educativi replicabili, con l’obiettivo di lasciare un modello attivo e sostenibile anche dopo la fine del progetto. Con il sostegno dell’Università e di una rete ampia di enti pubblici e del terzo settore, Spin rappresenta una vera e propria “olimpiade della quotidianità”, in cui la vittoria è il diritto di tutti a partecipare.
Tutti i progetti selezionati dal bando Olimpiadi 2026 incarnano pienamente questo approccio: multidisciplinari, partecipati, fortemente radicati nel tessuto locale. Lontani dalla logica dell’evento calato dall’alto, puntano a generare impatto sociale e culturale duraturo, promuovendo valori universali come la solidarietà, l’inclusione e la sostenibilità, in dialogo costante con l’identità e il patrimonio dei territori.