“Di libri ed eroi” è la mostra inaugurata dalla biblioteca Arturo Frinzi, mercoledì 23 aprile, in occasione del “World Book Day”, ricorrenza istituita dall’Unesco nel 1995. La mostra di quest’anno celebra il libro e la sua potenza evocativa attraverso gli acquerelli di Marco Giusfredi, autore di numerosi volumi e protagonista di altrettante mostre.
A colorare la biblioteca, fino al 16 giugno, sono in particolare “Le cronache di Kln-Da Ar“, una biblioteca del passato nata dalla forza immaginifica di Giusfredi e una serie di figure del Mito classico.
A portare i saluti istituzionali Paolo De Paolis, direttore del dipartimento di Culture e Civiltà, e Daniela Brunelli, responsabile del Sistema Bibliotecario di ateneo. La mostra è stata introdotta tramite gli interventi di Federica Formiga, docente di Storia del libro e di Editoria contemporanea, e di Andrea Rodighiero e Paolo Scattolin, docenti di Lingua e Letteratura greca.
L’ingresso alla mostra in Frinzi è libero, tutti i giorni dalle 8 alle 23.30.
E a proposito di eroi ed eroine scrive Andrea Rodighiero in una delle tavole che introducono la mostra: “Secondo il detto di Orazio ut pictura poesis («come la pittura è la poesia», e viceversa), con le tavole ‘mitiche’ di Marco Giusfredi entriamo nella dimensione del ‘racconto per immagini’. A fare da contorno alle vivide e cromaticamente mosse figure di divinità, eroi ed eroine (con la prevalenza dei gialli e degli azzurri: terra e cielo/mare di Grecia?) troviamo brevi testi che suggeriscono e contestualizzano”.
Giusfredi presenta il suo lavoro come “archeologia del possibile … testimonianze di una cultura che non ha saputo cautelarsi, conservarsi, rendersi indispensabile e che, lentamente, riemerge. Ecco, dunque, nuovi reperti della Meravigliante Biblioteca di Kln.Da.Ar: diversi fogli sparsi da diversi volumi, riportati alla luce dagli scavi del sito omonimo. Le illustrazioni delle pagine allineano disordinate riflessioni sul bisogno di riproporre ad altri quanto percepito”.
Marco Giusfredi nasce a Milano, Porta Garibaldi, nel 1952. Professionista pubblicitario, si occupa per oltre quattro decenni di comunicazione con specifico indirizzo al packaging. La sua formazione risale ai tempi in cui immaginare di poter disegnare con un computer era indice di eccessiva e preoccupante fantasia. Lucrezio e Tacito lo convincono che l’uomo cambia ben poco. Nottetempo disegna; con pennino, acquerelli e pastelli dando vita ad un’ampia produzione qui solo parzialmente esposta.
EI