Avvicinare i giovani alla Costituzione attraverso parole, musica e immagini. È l’Alba delle Libertà, il progetto culturale e artistico dell’Università sostenuto da Fondazione Cattolica Assicurazioni rivolto ai ragazzi per promuovere il loro interesse alla storia e ai princìpi ispiratori contenuti nel documento cardine dello Stato. L'evento ha ricevuto l'adesione del Presidente della Repubblica che ha concesso una speciale medaglia in fusione di bronzo.
Patrocini e collaborazioni
Il progetto è stato avviato dall’Università di Verona e sostenuto dalla Fondazione Cattolica Assicurazioni con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto, dell’assessorato alla Cultura del Comune di Verona, dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, dell’Esu Ardsu e realizzato in collaborazione con il Consiglio degli studenti dell’Università. L’ingresso è libero, previo ritiro dei biglietti disponibili per il pubblico al botteghino del teatro Nuovo, nelle portinerie delle facoltà e delle biblioteche Frinzi e Meneghetti.
La genesi del progetto
Il 28 novembre alle 21 al Teatro Nuovo la Costituzione va in scena; l’idea di Maria Fiorenza Coppari è stata tradotta in una riflessione teatrale musicale ad opera di Marco Ongaro con la regia di Paolo Valerio. Protagonisti della rappresentazione gli attori Daria Anfelli e Mario Monopoli insieme ad un gruppo di studenti attori dell’ateneo.
“Si tratta di uno spettacolo ricco di significato – ha commentato il rettore Alessandro Mazzucco – nel corso della presentazione dell’evento. Il progetto è stato apprezzato dal Presidente della Repubblica che ci ha fatto pervenire una speciale medaglia di bronzo e credo che questo riconoscimento possa essere considerato un segno importante del raggiungimento del nostro obiettivo di proiettare l’università all’interno della società”. “L’idea di veicolare la Costituzione attraverso gli strumenti della tecnologia è molto rischiosa – ha aggiunto il presidente della Fondazione Cattolica Antonio Tessitore – per far questo servono armonia e semplicità, caratteristiche ben conciliate in questo progetto, ecco perché abbiamo deciso di appoggiarlo e di accettare questa sfida”.
Il progetto è stato elaborato sulla base dei 12 princìpi fondamentali e dei 54 articoli che compongono la Parte I della Costituzione grazie all’impegno di un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato docenti delle facoltà di Giurisprudenza, e di Lettere e Filosofia e con il contributo di Daniela Brunelli, direttrice della biblioteca universitaria “Frinzi”, che ha selezionato temi e materiali destinati alla creazione di un testo teatrale la cui elaborazione è stata affidata all’autore Marco Ongaro coadiuvato per gli arrangiamenti musicali da Vittorio De Scalzi.
Promuovere la cultura
“Ci ha molto colpito l’idea si sperimentare nuovi metodi per diffondere temi complessi – ha spiegato Stefano Troiano, preside della facoltà di Giurisprudenza- Noi ci siamo limitati a fornire degli spunti di riflessione ed eravamo curiosi di vedere come tali spunti venissero tradotti. Questo spettacolo rappresenta un ottimo esempio di contaminazione tra due forme di linguaggio diverse, didattico e artistico”. “In attesa del debutto – ha aggiunto Annalisa Tiberio, referente dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto – si auspica che lo spettacolo possa in futuro essere replicato in altre occasioni, non soltanto a beneficio degli studenti universitari e di quelli delle scuole medie superiori ma anche del più ampio contesto civile”. Affermazione condivisa da Erminia Perbellini, assessore alla Cultura del Comune di Verona, che ha richiesto il sostegno di tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo progetto nella difficile sfida di riuscire a promuovere e diffondere una cultura di cui tutti possano usufruire nonostante le scarse risorse a disposizione.
Gli entusiasmi della Costituzione
Ma come è stata per Marco Ongaro l’esperienza di costruire un testo teatrale a partire dalle parole della nostra Costituzione? “Il mio compito era quello di avvertire quanto di poetico e artistico racchiudessero quelle parole” – ha spiegato l’autore. – “Ho trovato in esse due emozioni: lo sgomento provocato dalla fine delle due guerre e l’entusiasmo suscitato dalla ricostruzione e dalla nascita della Repubblica. Nei miei testi ho cercato di esprimere proprio questo entusiasmo”. Il progetto è stato arricchito anche dal lavoro di ricerca della tesi di laurea dello studente Giovanni Cerutti, seguito dal docente Michelangelo Bellinetti che ha descritto il progetto come “ un evento di grande attualità in quanto la carta costituzionale è al centro del nostro dibattito politico civile”.