La Bcc Valpolicella Benaco Banca finanzia il corso in analisi enografiche e territoriali. Grazie a questa disponibilità economica, gli studenti della laurea triennale in Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche potranno affiancare la teoria alla pratica. Saranno infatti messi a disposizione campioni di vino rappresentativi della produzione vinicola italiana e mondiale di eccellenza. La descrizione delle realtà viticole più importanti al mondo rimarrebbe infatti molto teorica se a ciò non seguisse anche una presentazione guidata dei vini prodotti nelle singole aree che nelle loro espressioni sensoriali riflettono le peculiarità dei luoghi di produzione, delle caratteristiche permanenti dell’agroecosistema, delle varietà di vite, delle pratiche viticole ed enologiche, del saper fare umano, con un’impressione finale di “tipicità non riproducibile”.
“Il contributo della banca – dichiara Zeno Varanini,presidente del corso di laurea – va nella direzione della giusta e indispensabile integrazione fra alta formazione e realtà economiche dell’area.“Questa parte del corso può essere svolta proprio grazie al contributo che la Bcc Valpolicella Benaco Banca eroga già da tre anni. L’intervento della banca, infatti, permette di acquistare i “campioni” di vino rappresentativi della produzione vinicola italiana e mondiale di eccellenza da utilizzare per l’assaggio da parte degli studenti. La sensibilità mostrata dalla Bcc Valpolicella Benaco Banca per favorire l’efficacia dell’educazione a livello universitario è un piccolo ma molto significativo esempio di sinergia positiva fra territorio e istituzione universitaria”.
Il corso universitario “Analisi enografiche e territoriali”, tenuto da Maurizio Boselli, titolare della cattedra di Viticoltura dell’ateneo scaligero e coordinatore del corso, e da Mariano Francesconi, è rivolto agli studenti del terzo anno di studi. “L’insegnamento – chiarisce Boselli – si articola in una prima fase di illustrazione delle caratteristiche pedoclimatiche dei terroir di eccellenza al mondo come Valpolicella, Langhe cuneesi, Montalcino, Borgogna, Champagne e Napa Valley, presentando in primo luogo i fattori esplicativi del legame terroir e vino, cioè di come le caratteristiche del suolo possano influire sulla composizione dell’uva e del vino e come invece le variabili climatiche interannuali ne modifichino l’intensità. Durante il corso viene sottolineato come il concetto di una corretta allocazione varietale in viticoltura sia alla base delle scelte operative che consentono di massimizzare il rapporto genotipo/ambiente e come le viticolture di eccellenza devono essere salvaguardate. La conoscenza delle produzioni vitivinicole di aree anche lontane consente agli studenti di arricchire la loro formazione e di effettuare le necessarie analisi comparate fra quanto realizzato in Italia e all’estero”.
14.04.2014