Scade venerdì 5 settembre il termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione ai 14 corsi del XXX ciclo del dottorato di ricerca. 95 le borse di studio che l’università di Verona ha messo a disposizione per l’anno accademico 2014/2015 suddivise tra le scuole Scienze della vita e della salute, Scienze giuridiche ed economiche, Scienze naturali e ingegneristiche e Scienze umanistiche. Abbiamo fatto il punto sugli obiettivi formativi e le tematiche di ricerca dei corsi con i direttori delle quattro scuole.
"Alla scuola di dottorato di Scienze della vita e della salute – spiega Pietro Minuz – afferiscono sei corsi di dottorato, la cui capacità formativa è riconosciuta sulla base della produttività scientifica e dalla qualificazione di docenti e tutori, che includono i principali campi di ricerca nell’ambito delle scienze mediche: il corso “Medicina biomolecolare”, il corso “Infiammazione, immunità e cancro”, il corso “Neuroscienze, scienze psicologiche e psichiatriche”, il corso ”Scienze applicate della vita e della salute”, il corso “Scienze biomediche cliniche e sperimentali” e il corso “Scienze cardiovascolari”. All’interno dei singoli corsi, specifici curricula offrono ai dottorandi gli strumenti necessari per sviluppare conoscenze teoriche, metodologiche e capacità organizzativa, anche attraverso la collaborazione con laboratori e docenti nazionali ed esteri di riconosciuto valore, garantendo così l'acquisizione di un eccellente livello di competenza scientifica nei differenti ambiti di ricerca”.
"La scuola di dottorato in Scienze giuridiche ed economiche – rileva Carlo Federico Perali – organizza e progetta le attività comuni ai dottorati in Scienze giuridiche europee ed internazionali e di Economia e management, articolato nei tre curricula in Economia e Finanza, Economia e Direzione aziendale e Storia economica, prestando particolare attenzione alla dimensione di alto profilo internazionale sia delle attività programmate sia dei risultati della ricerca scientifica. Il dottorato economico prevede, nel primo anno, la frequenza di corsi obbligatori che si svolgono in lingua inglese e la redazione di tesi anche in inglese. La scuola incoraggia lo svolgimento di un periodo di studio e di ricerca in sedi straniere al fine di favorire la mobilità internazionale di studenti e docenti, l'apertura della scuola all’ospitalità di studenti e docenti stranieri e la partecipazione a progetti di ricerca internazionale di elevato impatto economico, sociale e istituzionale. La scuola supporta anche varie forme di cooperazione scientifica internazionale tra dottorati quali le convenzioni per l’elaborazione di tesi che portino al conseguimento di dottorati in cotutela con il rilascio del titolo di studio riconosciuto da entrambi gli stati coinvolti con l’intento di offrire l’opportunità di accedere anche al mercato internazionale del lavoro. La scuola intende anche sviluppare gli investimenti nelle scuole Internazionali estive ed invernali di alta specializzazione sia nell’area giuridica sia economica dove l’ateneo veronese vanta una tradizione altamente qualificata nei campi del welfare, coesione sociale e politiche pubbliche, dello sviluppo economico internazionale e della gestione dei rischi finanziari. Lo scopo di queste scuole di alta specializzazione è di offrire a giovani ricercatori la possibilità di acquisire i metodi analitici di frontiera utilizzati nella ricerca empirica e teorica nelle scienze economiche e giuridiche. Alle scuole partecipano in media circa 50 studenti di dottorato selezionati tra le oltre 200 domande di ammissione provenienti dalle migliori scuole di dottorato europee, nord-americane e asiatiche. I partecipanti hanno l'opportunità di discutere e presentare i loro progetti di ricerca con studiosi di fama mondiale in un’atmosfera molto collaborativa".
"La missione della scuola di Scienze naturali e ingegneristiche – spiega Gloria Menegaz – è di formare dottori di ricerca scientificamente competitivi a livello internazionale. A tal fine, la scuola ha l’obiettivo di promuovere e realizzare lo sviluppo e l’integrazione armonica delle diverse anime dei corsi di dottorato e di mettere a disposizione dei giovani ricercatori gli strumenti necessari per una fruttuosa attività di ricerca garantendo loro l’opportunità di operare in un ambiente multidisciplinare, internazionale, dinamico e altamente competitivo".
"Il dottorato di ricerca – aggiunge Arnaldo Soldani, direttore della scuola di Scienze umanistiche – costituisce un’esperienza di eccezionale rilievo nel percorso scientifico di un giovane studioso, come sa bene chiunque abbia avuto l’opportunità di seguirne i corsi. Per tre anni, infatti, i dottorandi possono dedicarsi a tempo pieno alla formazione di alta specializzazione e alla ricerca personale, senza ulteriori incombenze e distrazioni, sviluppando un progetto di ampio respiro e sottoponendosi per la prima volta alla valutazione della comunità scientifica. Nello specifico, i dottorati che fanno parte della scuola in Studi umanistici di Verona (Lingue, letterature e culture straniere moderne, Scienze umane, Studi filologici, letterari e linguistici) si avvalgono di una tradizione ben consolidata, che sia nella didattica che nella ricerca si appoggia a molteplici rapporti nazionali ed internazionali con prestigiosi centri di ricerca e università. Ciò ha consentito, negli anni, di fare arrivare e Verona i più importanti specialisti del mondo nel campo della linguistica (storica, teorica, comparata), degli studi letterari e filologici (antichi e moderni), della filosofia e delle scienze umane; soprattutto, però, ciò ha dato luogo a una rete di scambi e cotutele, che hanno portato i nostri dottorandi all’estero per lunghi periodi e hanno permesso loro di interagire con i maestri e le scuole più attivi nei rispettivi campi di studi. In tal modo, i percorsi formativi vengono contrassegnati da precise connotazioni di eccellenza e aprono a successivi sviluppi della carriera scientifica in campo internazionale.
21.08.2014