Raccontare la Grande Guerra a un pubblico vasto composto da studenti dell’università e cittadini attraverso un percorso di riflessione che tenga conto delle più recenti acquisizioni della storiografia italiana e internazionale. È questo il cuore del cartellone di eventi “Centenario della Grande Guerra” proposto dall’università di Verona in collaborazione con Comune di Verona, Ufficio scolastico provinciale, Istituto veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, Società letteraria e Steinway society.
Dal 25 febbraio al 23 giugno, nell’anno del centenario dell’intervento dell’Italia nella prima Guerra mondiale e del settantesimo anniversario della Liberazione, studiosi, giornalisti, attori, cantanti e scrittori renderanno omaggio a una delle pagine di storia tra le più importanti del secolo scorso. Lo faranno attraverso una proposta culturale ampia che contempla conferenze, seminari, mostre, visite guidate e spettacoli che sappiano rispondere ad alcuni degli interrogativi ancora aperti per dare vita a una riflessione condivisa tra studiosi e opinione pubblica a partire da basi scientifiche e didattiche. Per il suo valore culturale il cartellone di eventi dell’ateneo ha ottenuto la concessione del logo ufficiale del Centenario della prima Guerra Mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. L’immagine, scelta attraverso un concorso di idee, rappresenta la sagoma di un fante in posizione di riposo che si staglia su una base grigia con lo sfondo tricolore, quasi una strada ideale da percorrere. Gli eventi andranno in scena in ateneo, Società letteraria, Gran Guardia, teatro Camploy e in alcuni dei luoghi in cui si sono consumati i fatti del primo conflitto mondiale.
Ad aprire gli appuntamenti, il 25 febbraio, alle 17.30 nell’aula T1 del Polo Zanotto, la conferenza con Gian Enrico Rusconi, dell’università di Torino “Perché l’Italia è entrata in guerra?”. L’incontro con il noto storico e politologo apre anche il primo ciclo di conferenze “La guerra degli Italiani. Politiche, spazi e protagonisti del primo conflitto mondiale” organizzato con il coordinamento scientifico di Renato Camurri, docente di Storia dell’Europa contemporanea dell’università di Verona. Le conferenze, tutte in programma alle 17.30 nella Società letteraria di piazzetta scalette Rubiani, proseguono il 4 marzo, con Fulvio Cammarano dell’università di Bologna che interverrà su “Il neutralismo italiano: teoria e pratiche” e il 16 marzo con “Tutti alla frontiera, con la spada e con il cuore. Le molteplici anime dell’Italia interventista” un incontro con Stefano Biguzzi, presidente dell’Istituto veronese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, autore di un importante volume sulla figura di Cesare Battisti. Il 10 aprile Enrico Camanni, giornalista e storico dell’alpinismo parlerà su “Montagne di guerra” mentre il 23 aprile Fabio Degli Esposti, dell’università di Modena e Reggio Emilia, terrà la conferenza “L’altro esercito: l’economia italiana alla prova della guerra totale”. Il ciclo di conferenze si chiuderà il 18 maggio con la partecipazione dello storico militare Paolo Pozzato che interverrà su “La verità negata: l’evoluzione tattica dell’esercito italiano nel primo conflitto mondiale”.
Cinque i seminari organizzati nell’ambito del ciclo “Lessico della Grande Guerra”, realizzati con il coordinamento scientifico di Renato Camurri e in programma alle 15, nell’aula seminari del Palazzo di lettere dell’università di Verona. Il 3 marzo Andrea Baravelli dell’università di Ferrara interverrà su “Retoriche”, l’11 marzo Gustavo Corni dell’università di Trento ed Enzo Fimiani, direttore della biblioteca provinciale di Pescara interverrà su “Guerra” in occasione della pubblicazione del volume dizionario della Grande Guerra a cura di Corni e Fimiani, Textus edizioni del 2014. Il 31 marzo Daniele Ceschin dell’università di Venezia interverrà su “Soldati”. Si prosegue il 22 aprile in compagnia di Mauro Passarin, conservatore del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza che parlerà di “Trincee”, mentre il 20 maggio Claudio Rigon, scrittore e fotografo parlerà di “Paesaggi”.
Rientrano, invece, nei Colloqui annuali di Storia dell’Europa contemporanea, una nuova iniziativa che si inaugurerà con gli incontri del 25 e 26 maggio che si terranno alle 17.30, rispettivamente nella sala convegni del Palazzo della Gran Guardia e presso la Società letteraria con “Il racconto sociale della Grande Guerra. Svolte e stagioni” e “Il mito della Grande Guerra. Un criterio, un libro, un percorso” di Mario Isnenghi dell’università di Venezia. Entrambi gli incontri saranno chiusi con l’esecuzione della suite “Le tombeau de Couperin” del compositore Maurice Ravel.
In cartellone anche spettacoli, mostre e visite guidate. Martedì 24 marzo, alle 21 al teatro Camploy Fonderia Mercury porterà in scena “E Johnny prese il fucile”, audiodramma in teatro con Marco Baliani attore, drammaturgo e regista teatrale. Mercoledì 25 maggio sempre alle 21, al Polo Zanotto, Massimo Bubola presenterà “Il testamento del capitano”, concerto per il centesimo anniversario dalla Grande Guerra. Dal 13 maggio, invece, la Biblioteca Frinzi, ospiterà la “Mostra documentaria l’Italia in Guerra”. L’inaugurazione della mostra sarà anche l’occasione per presentare l’ultimo lavoro dello storico Emilio Franzina “La storia (quasi vera) del Milite ignoto raccontata come un’autobiografia”, edito nel 2014 da Donzelli. Tra i numerosi appuntamenti in calendario anche una visita guidata ai paesaggi della Grande Guerra sull’Altipiano di Asiago. Claudio Rigon scrittore e fotografo vicentino condurrà i partecipanti sul monte Zebio, alla ricerca dei luoghi di “Un anno sull’Altipiano”, libro di memorie di Emilio Lussu.
Il cartellone “Centenario della Grande Guerra” si chiuderà il 23 giugno, alle 21.15 al Polo Zanotto con lo spettacolo “La Grande Guerra meschina”. Uno spettacolo di narrazione musicale di e con Alessandro Anderloni. L’autore e regista sarà accompagnato dalla voce di Raffaella Benetti e dalla fisarmonica di Thomas Sinigaglia.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero. Le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili nella pagina Facebook Centenario della Grande Guerra e su www.univr.it
23.02.2015
RD