Quali sono gli effetti delle politiche pubbliche sulla distribuzione dei redditi e sul benessere degli individui? Sempre più spesso questa domanda è al centro del dibattito della politica economica. In presenza di stringenti vincoli per le finanze pubbliche, diventa importante valutare l’efficacia delle diverse politiche attuate all’interno dei Paesi europei. Queste le tematiche trattate nel convegno “Applied models for the analysis of the redistributive impact of public policies”, che si terrà venerdì 13 febbraio, dalle 10.15 alle 16, nell’aula B del Silos di ponente di via Cantarane 24. Saranno, inoltre, analizzate le caratteristiche dei principali modelli impiegati per stimare gli effetti economici dell’intervento pubblico.
Ad aprire il convegno saranno i saluti e l’introduzione del rettore Nicola Sartor. A seguire la presentazione di alcune recenti ricerche e i relatori analizzeranno gli effetti di specifiche politiche pubbliche in vari Paesi europei con un focus sull’Italia. Nella prima parte della giornata saranno presentati i risultati del lavoro“Formazione delle famiglie, percorsi di vita e politiche pubbliche: nuovi schemi di analisi degli effetti redistributivi e di protezione contro i rischi”. Un ambizioso progetto di ricerca, della durata triennale, condotto dai ricercatori del dipartimento di Scienze Economiche di ateneo e realizzato grazie al finanziamento del Miur essendo risultato vincitore, nel 2009, del programma Firb, Futuro in ricerca. Alessandro Sommacal, responsabile scientifico, Alessandro Bucciol, Laura Cavalli, Igor Fedotenkov, Paolo Pertile, Veronica Polin e Nicola Sartor hanno, infatti, creato un modello economico a generazioni sovrapposte con agenti eterogenei che consente di valutare l’impatto di numerose politiche pubbliche, ad esempio il sistema pensionistico e quello tributario, sulla distribuzione dei redditi e sul benessere delle famiglie italiane. Il modello è stato replicato per la Svezia e la Francia e ha permesso di comparare le performances dell’Italia con quelle degli altri due paesi dell’Unione Europea sia su specifici programmi sia valutando l’intervento pubblico nel suo complesso.
Aseguire l’interventodi Hans Fehr, university of Wurzburg,che parlerà di “Optimal pension design with means-tested benefits”. La seconda parte della giornata di lavorisarà dedicata al focus su “Dynamic microsimulation and the financial and distributive effects of a pension reform” di Carlo Mazzaferro, università di Bologna. Chiuderà il convegno la tavola rotonda “Applied models for the analysis of the redistributive impact of public policies: heterogeneous agents Olg models vs. microsimulation models” dedicata ad aspetti di carattere prevalentemente metodologico. Fehr, Mazzaferro e Alfonso Rosolia, Banca d’Italia, rifletteranno su vantaggi e svantaggi dei modelli economici che vengono attualmente utilizzati per analizzare gli effetti redistributivi delle politiche economiche.
RD
12.02.2015